Si possono mangiare i funghi durante la gravidanza?

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Si possono mangiare i funghi in gravidanza? Quando rimani incinta, inizi subito a preoccuparti per qualsiasi alimento ti trovi nel piatto. E ne hai tutte le ragioni, anche se a volte forse si rischia di esagerare. Per quanto riguarda i funghi, il problema è lo stesso in caso di gravidanza o meno: sono commestibili oppure velenosi? Per il resto, basta seguire alcune regole.
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Giulia Dallagiovanna 19 Settembre 2019

Quanto resti incinta, una delle tue prime preoccupazione sarà: "Ma quindi ora cosa posso e cosa non posso mangiare?" Probabilmente uno dei primi alimenti sui quali si sarà concentrata la tua attenzione, saranno stati i funghi. Nè frutta né verdura, questi curiosi vegetali sono spesso ragione di preoccupazione, soprattutto in gravidanza. Ma il vero problema non è tanto in quali periodi della vita eliminarli dalla propria dieta, quanto come distinguere quelli commestibili da quelli velenosi.

Proprio così: i funghi fanno sempre bene o sempre male, e dipende da quale tipo hai messo nel piatto. È vero però che durante i nove mesi di gravidanza, non dovresti ingerire a cuor leggero qualsiasi cosa ti trovi davanti ed è un discorso valido anche per questo frutto del sottobosco. Ci sono quindi alcune regole che ti possono aiutare, per scongiurare qualsiasi possibile effetto collaterale o pericolo rappresentato dai funghi in gravidanza.

Prima di tutto, mangia solo quelli che trovi al supermercato. Magari tuo suocero si ritiene un fungaiolo esperto, oppure il tuo collega ha fatto una scampagnata domenicale e ha deciso di dividere parte del bottino con te. Ecco, tu non fidarti troppo. Saper distinguere quelli commestibili da quelli invece tossici per l'essere umano non è così semplice come può sembrare e un errore di questo tipo può costare caro al tuo bambino. Inoltre, sui prodotti regolarmente in vendita sono stati effettuati una serie di controlli e hanno subito una lavorazione tale per cui le tossine che possono rappresentare un pericolo sono state eliminate.

Sconsigliato anche assaggiare porcini o ovuli, perché potrebbero divenire causa di avvelenamento, come spiega un opuscolo del ministero della Salute. In generale, meglio non mangiarli mai crudi. Prima di metterli nel tuo piatto, quindi, lavali con molta cura e poi cuocili per almeno 5 minuti: le elevate temperature eliminano eventuali batteri e sostanze nocive che potrebbe essere contenute negli alimenti. Non riduce però il livello di velenosità: se un fungo non è commestibile da fresco, non lo è nemmeno da cotto.

Non mangiarne più i 200 grammi a settimana

Lo stesso discorso vale per i vari prodotti a base di funghi che puoi trovare al supermercato. Anche se una menzione a parte la meritano quelli sott'olio, che di norma trovi nel barattolo di vetro. In quel caso, forse è meglio evitare di consumarli, per scongiurare il rischio di botulino.

E questo è più o meno tutto quello che devi sapere sui funghi in gravidanza. Se poi hai ancora dei dubbi, parlane con il tuo medico o il tuo ginecologo, in modo da non correre rischi inutili. Tieni comunque presente che questi alimenti hanno diverse proprietà e possono anche apportare tanti benefici a te e al bambino, perciò è un peccato eliminarli del tutto dalla dieta.

In particolare, se di solito segui un regime alimentare vegetariano o vegano, possono aiutarti a reintegrare le sostanze nutritive che di solito sono più presenti nei prodotti di derivazione animale, come proteine e vitamina D. Presentano insomma dei nutrienti che contribuiscono non poco allo sviluppo delle ossa e di denti nel feto. Le fibre poi possono aiutarti a contrastare la stipsi che ogni tanto sopraggiunge durante la gravidanza, a causa delle alterazioni anatomiche che coinvolgono il tuo corpo.

Quanti dovresti mangiarne? Bè, è sempre sconsigliato esagerare con le quantità. Cerca di non superare i 200 grammi a settimana per allontanare qualsiasi rischio. E in questo conteggio devono rientrare anche quelli contenuti in altri prodotti o che, magari, hai deciso di mettere sulla pizza del sabato sera.