
La sindrome del brutto anatroccolo è caratterizzata dalla tendenza a percepirsi brutti, pieni di difetti e a sminuire i propri pregi.
Chi soffre della sindrome del brutto anatroccolo si sente sempre inadeguato da un punto di vista fisico e/o caratteriale rispetto alle aspettative proprie e altrui.
Questa condizione porta il soggetto a isolarsi, a non mettersi mai alla prova e a non perseguire i propri obiettivi.
Oltre che per l’aspetto estetico, si può estendere questa credenza su tutta la nostra vita, percependola negativamente. Questo meccanismo è maggiormente mantenuto se siamo circondati da persone che al contrario focalizzano l’attenzione solo sugli aspetti positivi, o nel caso in cui facciamo il confronto tra la nostra vita e quella degli altri e andiamo a cercare quegli aspetti che confermino la nostra idea.
È importante ricordare che la nostra visione della vita degli altri è sempre parziale e soggettiva. Inoltre che è poco costruttivo fare paragoni con la vita degli altri. È più utile riportare l’attenzione sui nostri obiettivi di vita. Le persone che ci circondano e che ci vogliono bene possono aiutarci a trovare i nostri punti di forza nelle situazioni in cui noi non siamo in difficoltà di individuarli.
La disistima nei proprio confronti non è un aspetto da sottovalutare perché porta a delle conseguenze, oltre su come si percepisce il proprio corpo, anche su come ci si relaziona nel mondo.
L’aspetto importante è quello di riuscire a uscire da questo vortice in cui ci si percepisce in maniera negativa e riuscire ad apprezzarsi per quello che si è, riconoscendo di avere anche dei pregi.
Questa tendenza nasce spesso nell’infanzia durante la quali si è derisi, sminuiti per proprie caratteristiche fisiche o vengono enfatizzate le proprie mancanze. Da qui nascono delle insicurezze che possono far nascere la sindrome del brutto anatroccolo.
Il primo aspetto importante per superare tale sindrome è cercare di vedere i propri punti di forza e i propri pregi, cercando anche di sfidarci rispetto quelli che sono i nostri limiti. Vedendo che riusciamo anche là dove pensavamo fosse impossibile ci aiuterà a rafforzarci e a migliorare l’immagine che abbiamo di noi stessi.
Inoltre, così come la vera storia del brutto anatroccolo, trovare il proprio ambiente, persone che condividono i nostri interessi e le nostre passioni potrà aiutarci a sentirci meno soli e diversi.
Infine ricordiamo che sono le nostre differenze a renderci unici e speciali.