Cosa ti evoca il mese di novembre? Siamo nel cuore dell’autunno, con le sue piogge, gli alberi che si spogliano, le brume. E le malinconie, e i raffreddori, e le sere sempre più corte e buie, i tristi dolcetti dei morti. Ma… a volte il cielo novembrino è così azzurro da togliere il fiato, e l’aria, frizzantina al punto giusto, ti arrossa le guance e rende brillanti i tuoi occhi, mentre il profumo dei primi mandarini si spande tutt’attorno a te non appena li sbucci, per non parlare del vino novello che ti mette subito di buon umore scacciando i pensieri uggiosi dalla mente!
A proposito di malanni stagionali, sai che puoi tenerli lontani anche grazie alla buona tavola? La spesa di novembre è un tripudio di frutti e ortaggi straordinari, per gusto e per proprietà nutritive, in grado di rinforzare in modo naturale le tue difese immunitarie proprio nel momento dell’anno in cui si moltiplicano le infezioni virali. Non solo, novembre è anche il mese più indicato per gustare i deliziosi tartufi, una delle prelibatezze della cucina italiana. Ma tuffiamoci nel vivo del coloratissimo mercato ortofrutticolo di questo mese, e proviamo a scoprire quali meraviglie ci offre.
Quante varietà di carciofo conosci? Il romanesco, perfetto da gustare fritto, lo spinoso sardo, saporito anche crudo condito con un filo di olio extravergine d’oliva, o il violetto di Romagna, ottimo saltato in padella. Ti ho citato alcuni dei più celebri in cucina. Il romanesco, detto anche mammola, è proprio bello come un fiore (del resto vorrei ricordarti che il carciofo è proprio un ortaggio-fiore), ha un gusto delicato che si esprime al meglio con la cottura, e in particolare con la frittura, ha il marchio Igp, mentre lo Spinoso Sardo DOP è una varietà dal gusto intenso, con una forma molto più allungata, che nella tradizione gastronomica isolana viene declinato in moltissimi modi, sia crudo che cotto, abbinato anche al pesce e alla carne.
Ma qualunque varietà di carciofo troverai al mercato della tua città, ti consiglio di farne abbondante scorta, perché si tratta di un ortaggio dalle svariate proprietà nutrizionali e benefiche per la salute, ben conosciuto fin dall’antichità. Quali sono le sue virtù? Bè, ti aiuta a depurare il fegato, di cui stimola la funzionalità, migliora la digestione, ha proprietà diuretiche ed è indicato in tutte le diete dimagranti… che dirti di più? In insalata, spadellato o al forno, come ingrediente per risotti, paste asciutte o ripiene e zuppe corroboranti, comunque lo cucini… w il carciofo!
Immancabili nelle diete dimagranti, i finocchi, oltreché pregevoli per l’infimo apporto calorico e le virtù disintossicanti e drenanti (sono infatti ricchissimi di acqua a di fibre per appena 10 calorie all’etto), sono anche… buonissimi! Dolci, croccanti e rinfrescanti, sono anche un classico ingrediente delle insalate invernali in abbinamento alle arance e alle olive, come da tipica tradizione siciliana (e non solo). I finocchi di novembre sono i primi della stagione, pertanto sono squisiti al palato, e ti forniscono tante ottime sostanze alleate della tua salute tra cui vitamine (in particolare la A e la C), minerali come il potassio, e infine l’anetolo, in grado di contrastare la formazione di gas addominale.
Una delle virtù per cui è infatti noto e apprezzato il finocchio è quella carminativa, perfetta per chi soffra di gonfiore addominale e di digestione lenta. Come puoi consumare i finocchi? Crudi in pinzimonio, naturalmente, conditi con olio, poco sale, succo di limone e un pizzico di pepe. Per un contorno più goloso, invece, puoi gratinarli al forno, ma io ti suggerisco anche di provarli appena scottati al vapore, giusto il tanto di ammorbidirli un po’. Sono perfetti come accompagnamento alle carni e ai pesci arrosto e infine suggeriti per uno spuntino molto light quando la fame ti tormenta ma non vuoi ingrassare…
Bello proprio come un fiore, questo ortaggio della grande famiglia delle crucifere (i cavoli, per intenderci), ha spiccate proprietà salutari ed è infatti considerato un alleato della salute, protettivo da… pressoché tutti i malanni possibili, dal comune raffreddore al cancro! Insomma, oltreché buono da mangiare, bello da vedere e poco calorico (il che lo rende indicato anche per chi segua un regime dietetico dimagrante), il nostro cavolfiore è un vero paladino del benessere, che per tale ragione non può mancare nelle nostre dispense autunnali e invernali.
Cosa contiene? Tantissima vitamina C, che però è utile solo se consumi l’ortaggio crudo o poco cotto, minerali tra cui calcio, fosforo, ferro, acido folico e tanti altri antiossidanti che ti aiutano a trascorrere indenne la stagione dei malanni. Come ti dicevo, il cavolfiore può anche essere mangiato così com’è, ti basta “sbriciolare” le cimette e metterle nell’insalata. Ma se lo preferisci cotto, allora puoi farlo lesso o al vapore, friggerlo in pastella o tempura, puoi cuocerlo e poi frullarlo per ottime vellutate e inserirlo nei minestroni e nelle zuppe di legumi e cereali. Per non parlare della pasta con il cavolfiore… Come, non l’hai mai provata?
Colorati, freschi, con quel giusto quid di piccantezza che li caratterizza, i ravanelli, piccole rape dalla buccia di un bel rosso “pop”, sono perfetti come contorno per “sgrassare” secondi un po’ unti e pesanti a base di carne o di pesce. Nelle insalate, poi, questi ortaggi sono ideali, così come in un aperitivo a base di pinzimonio e formaggi. Ti parlo di loro perché a novembre fanno capolino dai banchi del mercato ortofrutticolo, e sono delle deliziose primizie croccanti e gustose. I ravanelli ti fanno anche bene, e certo ti aiutano a mantenere la linea visto che contengono appena 11 calorie per etto! Ma non per questo sono poveri di virtù, al contrario, piccoli come sono, hanno proprietà diuretiche, disintossicanti, astringenti e persino disinfettanti in quanto ricchi di minerali e vitamine. Usali in abbondanza come la fantasia e il tuo palato ti suggeriscono, meglio crudi, e non solo per decorazione!
Originari della Cina e da lungo corso coltivati soprattutto in Nuova Zelanda, i deliziosi kiwi hanno trovato nel nostro Bel Paese un habitat ideale, tanto che oggi l’Italia ne è uno dei maggiori produttori, anzi, il primo! E per fortuna, perché hai presenti le classifiche dei super food che ormai impazzano su magazine e siti on-line, in cui vengono citati i cibi che secondo studi più o meno attendibili sarebbero i più salutari in assoluto? Ebbene, il kiwi c’è sempre! In effetti, questo piccolo frutto “peloso”, dal bel color smeraldo, di virtù benefiche ne ha a bizzeffe.
Tanto per dirti, contiene molta più vitamina C delle arance, è ricco di potassio, di fosforo e di vitamina E, ed è inoltre un’ottima fonte di fibre. Se soffri di stitichezza, ad esempio, prova a mangiare due kiwi a colazione, al posto dei biscotti… Del kiwi esistono diverse varietà, ad esempio se ami i gusti dolci, ti consiglio di provare il kiwi “gold” a polpa bionda, una vera squisitezza. Il frutto è ottimo da consumare in purezza, ma puoi aggiungerlo alle macedonie, usarlo nelle crostate di frutta anche come decorazione, e persino inserirlo nelle tue insalate per conferire alle verdure un quid di aspra dolcezza in più. In ogni caso, che kiwi sia!
Li hai mai provati? Sono simili alle patate, anzi, alle rape, e alle batate (patate dolci) per la loro forma bitorzoluta, e in effetti questi curiosi tuberi – detti anche “carciofi di Gerusalemme” – sono ancora sottoutilizzati in cucina. Peccato, perché invece meritano sia per le loro proprietà organolettiche che per quelle nutrizionali. Contengono molte fibre, ottime per regolarizzare l’intestino, minerali, tra cui il potassio e vitamine come la C e la A. Puoi consumare i topinambur in tanti modi diversi, sia crudi che cotti.
Ad esempio puoi farne ottime vellutate, usarli come ingrediente per squisite torte salate, cuocerli al forno o semplicemente lessarli al vapore e condirli con olio e poco sale. Ma – a differenza delle patate – puoi mangiare questi tuberi anche crudi, finemente affettati e aggiunti alle insalate. Hanno un gusto piacevole, simile a quello del carciofo, sono adatti ai diabetici perché hanno un basso indice glicemico, e poche calorie (73 per 100 grammi), ma saziano come tutti i tuberi. Io ti consiglio di provarli subito!
Amara, ma quanto gusto! La cicoria, proprio come tutte le “erbe amare” tra cui la rucola, gli asparagi e i carciofi, oltre ad avere quel sapore un po’ piccante che necessita di pochissimo condimento, ha un effetto epatostimolante, ovvero stimola l’attività de fegato e ti aiuta a depurarti. La cicoria ha anche noti effetti drenanti, quindi in pratica è una verdura detox a tutti gli affetti! Come la puoi consumare? Cruda in insalata, per cogliere il massimo delle sue virtù nutritive, ma puoi anche saltarla in padella e usarla come ingrediente per deliziose frittate, quiche e naturalmente primi piatti.
Considera che la famiglia delle cicorie è vasta, e include varietà come le note “puntarelle” della cucina laziale. Si tratta di cicoria catalogna, e spesso proprio la definizione di “catalogna” designa il comune mazzo di cicoria che trovi al mercato in molte zone d’Italia. La migliore, però, è quella selvatica, più ricca di gusto e con una potente qualità depurativa. Se il suo gusto ti sembra troppo forte, prova a gustarla in abbinamento con la frutta secca, come uvetta, pinoli o pistacchi, o fresca, come le arance. Una sferzata di bontà per il palato, e per il fegato!
Cosa vogliamo dire dei mandarini? Che sono uno dei doni dell’autunno che amiamo di più, un po’ come tutti gli agrumi. Di solito i primi ad arrivare sui banchi del mercato ortofrutticolo sono i clementini (o clementine), seguiti dai mandaranci e poi dai mandarini. Questi ultimi, però, si caratterizzano per il tipico color arancio chiaro, per la presenza dei semi, ma soprattutto per l’inconfondibile profumo, uno dei più buoni che la natura sia in grado di esprimere. Merito degli oli essenziali presenti nella buccia, che infatti viene tradizionalmente messa a seccare davanti al fuoco per sprigionare tutto il suo aroma balsamico.
I mandarini, oltre che un nettare di dolcezza appena un po’ asprigna, sono ovviamente una fonte di vitamina C, quindi il loro consumo è specialmente indicato per stimolare le difese immunitarie e difenderci dai malanni stagionali. Altre sostanze nutritive importanti contenute nel nostro mandarino sono minerali (calcio, potassio, magnesio tra gli altri), e fibre. A tal riguardo, non gettare via i filamenti bianchi presenti sulla pellicola degli spicchi, se li mangi aiuti il tuo intestino ad essere più regolare. Lo sai che i mandarini sono buonissimi anche nei piatti salati? Ad esempio nei risotti, nelle insalate, nelle salse di accompagnamento agli arrosti. Non ti resta che provare…
Ok, qui siamo nel regno del “lusso” della gastronomia, ma quanto ne vale la pena! Autunno è tempo di tartufi, quelli bianchi del Piemonte e delle Marche, i più pregiati, e quelli neri dell’Umbria, e del Molise, profumati e dal gusto intenso. Proprio come i funghi, solo che crescono sotto terra, i tartufi sono, tecnicamente, dei parassiti, che succhiano le sostanze nutritive dalle radici degli alberi presso cui è più facile trovarli (ovvero querce, tigli, pioppi, lecci). Per questa ragione si “riempiono” di antiossidanti buoni anche per la nostra salute. Si dice anche che i tartufi possiedano virtù afrodisiache… chissà.
A noi interessa che siano buoni al palato e che ci mantengano giovani, in quanto stimola la produzione di collagene della pelle. Il tartufo bianco, soprattutto quello piemontese di Alba, è anche molto costoso, e certo non si trova dovunque facilmente, mentre è meno oneroso procurarsi dei tartufi neri se vi trovate nelle tante regioni che li producono, tra cui Toscana e Campania. L’autunno, e il mese di novembre in particolare, è il periodo giusto per gustarli nelle diverse preparazioni tipiche, tra cui risotti, frittate, tagliatelle, zuppe e via discorrendo. Calorie? Davvero poche: appena 30 per 100 grammi. Tanto oro quanto pesa, però…