Strage di animali marini in Sri Lanka: ecco le prime conseguenze dell’incidente alla nave cargo di un mese fa

Dopo l’inabissamento della nave portacontainer MV X-Press Pearl, comincia la conta dei danni. Sulla costa occidentale dello stato asiatico, fanno sapere le autorità locali, sono state ritrovate senza vita 176 tartarughe, 20 delfini e quattro balene. E il triste elenco è destinato a crescere, dal momento che la dispersione in mare di sostanze inquinanti avrà ripercussioni negli anni a venire.
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Federico Turrisi 5 Luglio 2021

Sono a dir poco allarmanti le notizie che arrivano dallo Sri Lanka. Se ricordi, poco più di un mese fa ti avevamo raccontato del gravissimo incidente avvenuto a largo della spiaggia di Negombo, a pochi chilometri dalla capitale Colombo: la nave portacontainer MV X-Press Pearl, che trasportava materiale plastico allo stato grezzo e prodotti chimici, aveva preso fuoco, probabilmente a causa di una fuoriuscita di acido nitrico. L'imbarcazione è poi affondata con il suo carico altamente inquinante lo scorso 2 giugno, mentre una squadra di salvataggio cercava di rimorchiarla lontano dalla costa.

Ecco, a distanza di un mese cominciano a vedersi le prime drammatiche conseguenze sulla fauna marina. Quella a cui si sta assistendo sulle spiagge dello Sri Lanka occidentale è un'autentica ecatombe. Nel corso di una prima udienza sul disastro mercoledì scorso, il vice procuratore generale, Madawa Tennakoon, ha detto che le tossine rilasciate dalle sostanze chimiche e dal carburante riversati in mare dalla MV X-Press Pearl hanno causato finora la morte di 176 tartarughe, 20 delfini e quattro balene.

Il legame con l'incidente è evidente, e dalle analisi compiute sui cadaveri ritrovati lungo la costa dovrà solo arrivare la conferma di ciò che tutti sospettano. Il bilancio è destinato ad aggravarsi, purtroppo. Il WWF infatti ha sottolineato che l'incidente alla nave cargo ha compromesso irrimediabilmente l'equilibro dell'ecosistema marino locale e delle aree costiere vicine e che i segni del disastro saranno visibili per i prossimi anni, se non decenni. Basti pensare alle microplastiche che verranno disseminate dalle migliaia di palline di plastica fuoriuscite dalla MV X-Press Pearl.

Ancora una volta, dunque, la natura paga un prezzo altissimo a causa dell'irresponsabilità dell'uomo. Il timore è che quello avvenuto in Sri Lanka non sia l'ultimo disastro ambientale. Nello Stato asiatico è iniziato il processo contro il capitano della nave e alcuni membri dell'equipaggio, ma intanto chi riparerà ai danni incalcolabili provocati dall'incidente?