Sulapac: il packaging cosmetico biodegradabile adottato anche da Chanel

Un materiale nuovo, completamente senza plastica, fatto di scarti di legname e additivi naturali. Sulapac nasce dall’intuizione di due biochimiche finlandesi che hanno deciso di rivoluzionare l’industria del packaging presentando un’alternativa a impatto zero. Un’idea molto apprezzata, in particolare da Chanel, che dal 2019 la userà per i contenitori dei suoi cosmetici.
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Sara Del Dot 24 Dicembre 2018

Ormai non è più una notizia: la plastica è dappertutto intorno a noi, e sta compromettendo l’ambiente in cui viviamo in modo rapido e irreparabile. Ogni anno, otto milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani, sotto forma di qualsiasi oggetto di uso comunque composto di questo materiale a cui tu possa pensare. In particolare, ovviamente, la plastica monouso. Ti basta farti un giro per casa e prestare un po’ di attenzione agli oggetti di plastica per capire la portata del fenomeno. Ad, esempio, vai in bagno e apri l’armadietto: quanti barattoli, scatolette, cotton fioc, confezioni monouso vedi? Probabilmente faresti fatica anche solo a contarle. E rendersi conto del problema è, per citare Al Gore, una scomoda verità.

Ma sembra che le cose stiano lentamente cambiando. Infatti, proprio a questo proposito, sono sempre di più i cittadini che vogliono essere partecipanti attivi di un cambiamento in questo senso. Tantissimi consumatori non vedono l’ora di offrire il proprio contributo effettuando acquisti più consapevoli ed eco-friendly. Tuttavia, per fare questo hanno anche bisogno di un’alternativa che glielo permetta. Infatti, non è possibile pretendere un cambiamento da parte di chi fa acquisti se le aziende stesse non mettono a disposizione gli strumenti per poter scegliere di farlo, questo cambiamento. Sulapac è nata proprio per questo: offrire un’alternativa 100% sostenibile al packaging in plastica, soprattutto cosmetico, fondendo assieme scarti di legname e design finlandese. E pare che stia funzionando. Lascia che ti spieghi perché.

Sulapac: una valida alternativa

Si tratta di un nuovo materiale innovativo, assolutamente 100% plastic free, ottenuto da scarti di legno come ad esempio di trucioli certificati FSC, con l’aggiunta di additivi naturali. Rappresenta un sostituto perfetto per il packaging in plastica, in particolare per quanto riguarda i cosmetici, dal momento che è resistente all’acqua e all’olio e non permette la penetrazione di ossigeno. Della plastica ha in sé le proprietà funzionali, ma con qualcosa in più, anzi in meno: l’inquinamento. Infatti, sebbene sia un materiale piuttosto resistente, Sulapac ha una durata massima di tre anni. Inoltre, se gettato nel compost si decompone in circa 21 giorni, e se buttato in mare è in grado di sciogliersi in meno di un anno senza lasciare traccia. Perfetto quindi per confezioni monouso che altrimenti andrebbero avviate a riciclo o peggio gettate in discarica o peggio ancora abbandonate negli oceani.

La start up

Ad aver avuto questa geniale intuizione sono state due ragazze finlandesi, Finns Suvi Haimi e Laura Kyllönen, biochimiche molto interessate agli studi sulla materia, che nel 2016, dopo anni di test, hanno finalmente trovato la formula giusta per realizzare il loro obiettivo: provare a fare la differenza per salvare il Pianeta. Infatti, l’obiettivo dell’azienda è quello di apportare un contributo reale nella rivoluzione del packaging ecosostenibile, iniziando dal settore della cosmetica con scatole e vasetti, per poi dedicarsi anche ad altri generi di produzione. Attualmente, infatti, il mercato del packaging vale circa 800 milioni di dollari, e le due giovani finlandesi vogliono entrarci a gamba tesa. Il progetto è stato ampiamente apprezzato dalla comunità internazionale. infatti, Sulapac ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la sovvenzione Horizon 2020 per le piccole e medie imprese dell’Unione europea, e un premio in occasione dei Green Alley Award. Naturalmente, per rendere possibile la diffusione di questo materiale e più complessivamente dell’idea, hanno bisogno del supporto di altre aziende, disposte ad adottare Sulapac nelle proprie produzioni, per consentire loro di proseguire su questo percorso.

Chanel e il packaging ecosostenibile

Una svolta importante nella diffusione di questo nuovo materiale l’ha data sicuramente la decisione di Chanel, celeberrima azienda francese di prodotti di lusso, di vendere i propri cosmetici utilizzando confezioni in Sulapac. L’azienda ha infatti acquisito una quota della start-up, dando un segnale molto forte sull’importanza della sostenibilità ambientale nella propria filosofia produttiva. Già qualche tempo fa, Chanel aveva annunciato l’abbandono di pellami esotici nelle sue collezioni. Quello fatto dal colosso del lusso è un passo fondamentale verso l’assunzione di una maggiore consapevolezza su clima e ambiente, in particolare per quanto riguarda l’idea che è proprio dai più grandi che deve partire l’esempio di voler creare cambiamento. Il resto, non potrà che seguire a ruota.