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Talassofobia: cos’è la paura del mare e come la puoi superare

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
La talassofobia è la paura del mare e di non sapere cosa si può nascondere nella profondità dell’acqua. La soluzione per combattere questa fobia è un approccio graduale fatto di respirazione diaframmatica e piccoli passi in acqua, accompagnando questi comportamenti con la psicoterapia.
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Evelyn Novello 17 Agosto 2023

Mentre tutti sono al mare o ci sono già stati, una piccola percentuale di persone ha paura di andarci. Odiano l'idea di tuffarsi in acqua e a malapena camminano sulla battigia. A volte questi comportamenti non sono capricci e nemmeno sintomi di ansia momentanea ma si tratta di talassofobia, dal greco thalassa– mare- e phobos– paura, ed è definita da Treccani la "paura ossessiva del mare, dei bagni marini e della navigazione". Scendendo, poi, più nello specifico, ci sono ulteriori sfumature: la cimofobia, la paura delle onde del mare e del mare mosso, la scopulofobia, la paura degli scogli sommersi, cioè ciò che non si conosce nel mare e la selacofobia, la paura degli squali.

Essere talassofobici non significa avere la semplice paura dell'acqua (che si chiamerebbe idrofobia), ma di tutti gli specchi d'acqua profondi come il mare, il lago o la piscina. A spaventare, di questi luoghi, è il non sapere con certezza cosa ci sia in profondità e quindi non avere il controllo su quello che potrebbe accadere una volta entrati in acqua. Chi soffre di talassofobia manifesta i sintomi tipici di chi ha paura dell'ignoto: può avere palpitazioni, nausea, mal di testa, vertigini, attacchi di panico e ansia, non solo in acqua ma anche al di fuori alla sola idea di entrarci.

Alla base di queste fobie legate all'acqua possono nascondersi motivazioni molto più profonde e radicate nell'individuo come, ad esempio, la paura dei cambiamenti e la necessità di avere sempre tutto sotto controllo. Si può trattare di un soggetto che ha bisogno di avere punti di riferimento solidi e sicuri, che non accetta che le cose avvengano a caso e senza motivazione e che teme le situazioni che potrebbero avere esito ignoto o essere senza uscita.

Come superare la talassofobia

Non sarà un corso di nuoto ad aiutare un talassofobico, né tantomeno buttarlo in acqua di getto. Chi ha questa fobia ha paura proprio di ciò che l'acqua può nascondere al suo interno e il fatto di sapere nuotare o meno non incide sui processi psicologici, ed essere spinti forzatamente in mare creerà solo un ulteriore trauma. Tra i rimedi per gestire e curare la talassofobia puoi abituarti a usare una corretta respirazione diaframmatica che regolarizza i battiti del cuore e favorisce un senso di serenità. Dovresti poi, prendere familiarità con l'acqua avvicinandoti a piccoli passi e scegliendo punti in cui l'acqua è limpida e poco profonda, magari accanto a una persona di fiducia. L'approccio, deve essere, quindi, graduale.

Accanto a questi esperimenti che puoi praticare da solo, dovresti prendere in considerazione una terapia psicologica, come quella cognitivo-comportamentale. Spesso la talassofobia, come abbiamo detto, può avere radici profonde e sapere ciò che si nasconde in noi e che ci provoca quest'ansia così invalidante sarà sicuramente di beneficio per la nostra mente e utile a superare la fobia del mare.