Il falò di ieri sera tra Davide e Alessia si è rivelato quello che ci potevamo aspettare: la riunione della coppia preceduta da una buona dose di litigate con toni non proprio pacifici. Ma torniamo un attimo alle premesse con cui i due entrano nel programma: lui ha sopportato il tradimento costante di lei per due anni, la "perdona" ma inizia a trattarla con sufficienza, col fare di chi, giustamente, rimane scottato dalle ripetute mancanze di rispetto. Davide porta Alessia a Temptation Island per darle modo di dimostrargli l'amore incondizionato che prova per lui nonostante tutto. Nonostante essere già stato tradito per due anni consecutivi. Il confronto finale tra i due rivela una marcata aggressività di Davide che già aveva dimostrato durante le precedenti puntate in cui aveva parlato della sua fidanzata usando toni molto duri e giudicanti. La sua rabbia si palesa in sede di falò di confronto in cui alza la voce ripetutamente contro Alessia, che cerca di giustificare le sue azioni.
La questione a cui ci troviamo davanti è sempre la stessa che si verifica quando sul piatto troviamo sia l'amore che una profonda mancanza di fiducia dettata dall'essere stati vittima di un tradimento, il tutto condito con un filo, o una cucchiaiata, di aggressività. Ma la rabbia può avere una valida giustificazione? Chiunque si sentirebbe ferito alla scoperta di un comportamento palesemente scorretto del proprio partner, tanto più se la persona è recidiva, ma provare a recuperare il rapporto senza un seria presa di coscienza da parte di entrambi darà luogo a scene come quella andata in onda ieri sera. Continui scambi di accuse, frustrazione scaricata con rimproveri e un'ostilità permasta fino alla fine, fino all'abbraccio che ha portato la coppia a uscire insieme dal programma. L'irruenza verbale di chi è stato ferito è in parte comprensibile ma non totalmente giustificabile, decisamente da condannare se supera i limiti dettati dal buon senso.
Come si supera un tradimento? La scelta è difficile ma necessaria. O si scelgono due strade separate o si prosegue lungo la stessa, ma, per farlo bisogna ripartire da zero smettendo di individuarsi solo o in "vittima" o in "carnefice". Occorre rifondare le basi del rapporto mettendo al primo posto una buona dose di autostima, l'amore sincero verso l'altro e un confronto sereno e costruttivo dettato dalla seria volontà di ricominciare. La consapevolezza dei propri errori e delle cause alla base devono servire come punto di ripartenza e non come pretesto per dar luogo a nuove discussioni. D'altra parte, il perdono non è una strada facile, implica accettare inizialmente la sconfitta e riconoscere che l'amore per l'altro è più forte del proprio orgoglio ferito. Un percorso di psicoterapia di coppia può sicuramente aiutare a recuperare la serenità, evitando malumori e inutili litigate.