Quando serve la terapia familiare e come funziona: gli obiettivi di questo supporto utile

È una terapia che coinvolge l’intero nucleo familare ed è utile soprattutto quando si verificano grandi cambiamenti o la famiglia sta affrontando una fase di transizione. Può accadere con la nascita di un nuovo figlio, un lutto, una separazione. Vediamo come funzionano le sedute e quanto durano.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
9 Febbraio 2024 * ultima modifica il 09/02/2024

La terapia familiare è una forma di psicoterapia in cui viene coinvolto l’intero nucleo familiare. Si basa sul presupposto che il malessere anche di un singolo individuo viene generato e mantenuto da tutti i componenti della famiglia. Il comportamento dei singoli sarebbe infatti condizionato dalla presenza degli altri, perciò solo agendo sull’intero sistema si potrebbe generare un cambiamento significativo.

I problemi che si possono generare all’interno di una famiglia sono molteplici e sono spesso associati alle fasi di transizioni. Ovvero a momenti in cui avvengono dei cambiamenti che possono essere: una nuova nascita, l’inizio della scuola, un cambio di lavoro, una morte, una separazione, l’uscita del figlio da casa e così via.

Quando avvengono questi cambiamenti viene a rompersi l’equilibrio precedentemente creato e non sempre è semplice ricrearne uno nuovo. In questi casi può essere utile una terapia familiare.

L’obiettivo della terapia è quello di ridurre e risolvere lo stato di sofferenza della famiglia o del singolo membro.

Alle sedute solitamente partecipa tutta la famiglia. Il terapeuta potrà anche decidere di vedere i vari membri separatamente o a coppie. Per esempio vedere i figli soli e poi la coppia genitoriale. Sarà il terapeuta a decidere di volta in volta come procedere a seconda di ciò che ritene essere più utile ai fini terapeutici.

Il terapeuta raccoglierà la storia familiare e cercherà di capire quali sono le aree di criticità che sta incontrando la famiglia e cercherà di lavorare su queste. Si avvarrà di un’ipotesi sistemica ovvero indagherà su quali sono i comportamenti disfunzionali che i singoli individui stanno mettendo in atto per mantenere il malessere, in modo da agire su questi.

Solo capendo per quale motivo è insorto il sintomo o per quale motivo si sta mantenendo una situazione di malessere si potrà agire su di essa.

Si tratta di una terapia basata sul qui e ora, ovvero su ciò che accade nel presente, facendo possibili connessioni con il passato.

Compito del terapeuta è generare nuove letture del fenomeno portato, nuovi significati ai quali prima il paziente non aveva pensato.

Le sedute di terapia familiare generalmente sono tenute da due terapeuti, in co-conduzione all’interno della stessa stanza o con l’ausilio dello specchio unidirezionale, ovvero un terapeuta in seduta e uno che segue la seduta da dietro lo specchio.

Un colloquio generalmente dura 1 ora e mezza, con una cadenza che può andare dagli incontri quindicinali a quelli mensili.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…