Torino, installate sui taxi delle centraline per misurare l’inquinamento nelle auto

I tassisti diventano le sentinelle dell’inquinamento respirato da chi guida tutti i giorni per le strade del capoluogo torinese. Arpa Piemonte ha dato il via alla sperimentazione proprio il giorno dopo aver comunicato che Torino aveva già oltrepassato il limite delle emissioni per 36 giorni consecutivi, uno in più rispetto a quanto consentito dalla legge.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 13 Febbraio 2019

La prossima volta che prenderai un taxi a Torino, potresti notare tre fiale all'interno dell'auto. Sono in realtà speciali centraline installate da Arpa Piemonte per monitorare il livello di inquinamento respirato da chi guida tutti i giorni per le strade della città. A partire da ieri, martedì 12 febbraio, sarà attiva la misurazione solo nelle ore diurne, ma a fine settimana verrà introdotto uno strumento più sofisticato che rimarrà in funzione 24 ore su 24.

Ed è probabile che le cifre riportate risultino alte, dato che nei primi 40 giorni del 2019, il capoluogo piemontese ha già oltrepassato il limite annuale massimo di emissioni di Pm10. Lo aveva annunciato proprio Arpa Piemonte, il giorno prima di dare il via all'esperimento. D'altronde, come ti avevamo già spiegato su Ohga, già nel 2018 Torino risultava fra le prime 10  città più inquinate di Italia ed era prima per quanto riguardava proprio l'inquinamento da polveri sottili.

Quest'anno sono già stati raggiunti i 36 giorni consecutivi di superamento delle sostanze tossiche nell'aria, uno in più rispetto al numero consentito dalla legge. Sembra che la ragione riguardi soprattutto la scarsità di precipitazioni, sia nevose che piovose, che aiutano a disperdere le polveri sottili. Ma come ben sai, la poca pioggia è proprio uno dei più evidenti effetti del cambiamento climatico e del riscaldamento globale.

A questo punto dovrebbero scattare i primi divieti alla circolazione ed è probabile che coinvolgano anche i diesel Euro 5 e 6. I tassisti però si dichiarano disponibili a mettere in campo risorse e azioni in favore del clima. Devi sapere infatti che già il 30% dell'intera flotta torinese è composta da auto ibride. A partire da martedì sono diventati poi una sorta di sentinelle del clima, anche perché proprio loro, che guidano per lavoro, sono i primi a fare le spese dell'inquinamento provocato dal traffico cittadino.