Torna attivo il radar di Greenpeace per segnalare i rifiuti dispersi: basta un messaggio su Whatsapp

Un numero di telefono a cui inviare scatti dei rifiuti plastici in cui ti imbatti per aiutare Greenpeace ad analizzarli e individuarli. Anche quest’anno è attivo il Plastic Radar per diventare parte attiva di un importante monitoraggio in difesa dell’ambiente.
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Sara Del Dot 8 Luglio 2021

Se ti imbatti in un rifiuto abbandonato, che sia in spiaggia, in mare, lungo un lago o in un fiume, fai quello che il tuo telefono sa fare meglio: scatta una foto e inviala su Whatsapp al numero +39 342 3711267.

Si tratta del numero attivato da Greenpeace per raccogliere testimonianze di rifiuti abbandonati, un servizio chiamato Plastic Radar che anche quest’anno accompagnerà le nostre vacanze per fare la sua parte contro l'inquinamento tramite l'utilizzo di un semplice scatto.

Per partecipare non ci vuole nulla: se trovi un rifiuto abbandonato scatta una foto che lo renda ben visibile, in modo da far risultare chiaro il tipo di oggetto. Rendi anche il più riconoscibile possibile il marchio o il nome dell’azienda produttrice e indica le coordinate geografiche in cui lo hai ritrovato.

I vantaggi di questa attività sono molteplici. Innanzitutto impegnarti in questa attività di segnalazione può spingerti a guardarti meglio intorno e a capire davvero quanti rifiuti abbandonati si trovano in giro (credimi, sono molto più di quanti immagini). Sarà poi per te un ottimo esercizio di contrasto all’indifferenza, dal momento che dovrai sforzarti di fermarti senza passare oltre fingendo di non aver visto. Ma soprattutto diventerai parte integrante di un sistema di monitoraggio di rifiuti che già l’anno scorso ha lasciato emergente risultati sconcertanti.

Il Plastic Radar 2020, infatti, ha riscontrato una netta prevalenza dell’abbandono del rifiuto monouso bottiglietta di plastica, lo stesso rifiuto che non è stato bandito dalla direttiva europea SUP (Single-Use-Plastic) ma a cui sono stati dati soltanto alcuni obiettivi di recupero e riciclo. Secondo le stime che l’organizzazione ha raccolto nel report “L’insostenibile peso delle bottiglie di plastica”, ogni anno finiscono sul mercato italiano oltre 11 miliardi di bottigliette di cui circa il 60% non viene riciclato. Per questo, sempre Greenpeace ha lanciato una petizione per spingere le aziende a ridurre utilizzo e produzione di questi prodotti monouso e spingere verso opzioni sostenibili.

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