Trovati morti 5 dei 6 scialpinisti dispersi sulle Alpi svizzere in seguito a una valanga: in quali aree sono più probabili questi fenomeni e perché

Il Maltempo continua in tutto il Nord Italia: piogge, forti raffiche di vento e continue nevicate da oltre una settimana e forse dai telegiornali ”allarmi e rischi valanghe” saranno le parole che più hai sentito in questi giorni. Quali sono i territori più a rischio?
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Mattia Giangaspero 11 Marzo 2024

Si hanno notizie dei 6 scialpinisti dispersi da due giorni sulle Alpi svizzere e purtroppo 5 di loro hanno perso la vita dopo il maltempo e le forti nevicate di questi giorni. Ad annunciare il tragico avvenimento è stata la polizia cantonale del Vallese che adesso continua le ricerche per ritrovare il sesto disperso.

Del gruppo di 6 persone, alcuni erano alpinisti esperti e alcuni si stavano allenando per una gara di scialpinismo di fama mondiale in programma ad aprile, la Patrouille des glaciers, il cui tracciato passa anche lungo l'itinerario Zermatt-Arolla che stavano percorrendo.

La scomparsa era avvenuta sabato pomeriggio intorno alle 17 e da due giorni sia il soccorso svizzero, sia il soccorso alpino valdostano hanno iniziato la ricerca, anche se proprio a causa delle condizioni meteorologiche, delle tempeste e del grande pericolo valanghe hanno dovuto rinunciare.

Del resto proprio il maltempo non ha dato un attimo di tregua a tutto il Nord Italia, da oltre una settimana. Strade bloccate, ponti chiusi, tanta neve e pioggia, frane e valanghe: queste forse sono le parole che più avete sentito dai telegiornali.  Infatti gia dal week-end precedente, quello del 2-3 marzo 2024 anche la Protezione Civile è intervenuta prima con comunicati di prevenzione e poi direttamente sul posto per una valanga in Valle d'Aosta. 

"La prevenzione nel caso di rischio valanghe consiste innanzitutto nel conoscere quali sono le aree dove i fenomeni si verificano. Le valanghe, infatti, si hanno quasi sempre negli stessi luoghi: aree di alta montagna con terreni rocciosi nudi, tra i 2.000 e i 3.000 metri prive per lo più di copertura vegetale. E’ importante evitare le aree a rischio nei periodi in cui si prevedono i distacchi, frequenti all’inizio della primavera quando l’innalzamento delle temperature può essere tale da provocare lo scioglimento repentino delle masse nevose."

EAWS

Questo è quanto si legge all'interno del memorandum messo in prima pagina dalla Protezione Civile e contenente le buone norme da adottare in caso di valanga, come limitare al minimo le uscite non necessarie e tenere sempre informati i parenti o gli amici sulla propria posizione.

In generale, dando uno sguardo alla mappa del bollettino sulle valanghe, si può notare come tutta l'area della Valle D'Aosta e la parte montuosa, a ovest, del Piemonte vengono segnalate in rosso. E questo sta a indicare un livello alto di criticità. Per tutte le altre zone come il Nord del Veneto o alcune zone centrali del Trentino l'allerta è passata da verde a gialla in una settimana, segno che il terreno risulti più instabile dopo altri 7 giorni di maltempo e piogge torrenziali.