
È il capostipite di tutti gli agrumi, ma non si sa perché, siamo meno abituati a portarlo in tavola rispetto alle arance, ai mandarini e ai limoni. Sarà per il suo gusto acidulo e leggermente amarognolo (difficilmente viene consumato fresco), ma il cedro è una vera miniera di vitamine e sali minerali e nasconde delle proprietà decisamente benefiche per il tuo organismo.
Appartenente alla famiglia delle Rutacee, il cedro (Citrus medica) è un arbusto di media altezza (raggiunge un’altezza massima di 4 metri) originario dell’Asia sudorientale, ma presente sul nostro territorio già dal III secolo a.C grazie alle attività commerciali dei popoli persiani. Oggi naturalmente lo si trova ovunque, ma è soprattutto facile trovarne coltivazioni nelle regioni più meridionali del nostro Paese, come Sicilia, Campania e Calabria.
Dicevamo che il cedro è un fonte importante di sali minerali, per la precisione di calcio e sodio, e di vitamine, soprattutto di vitamina C. Considerato al pari di un antipertensivo naturale, il centro contiene anche molti flavonoidi, in particolare della esperidina, balzata agli onori della cronaca per la sua attività capillarotropica e vasoprotettiva.
Tra le proprietà del cedro vanno quelle digestive e lassative (una tazza di acqua calda e un po' di succo di cedro al mattino, infatti, stimola l’evacuazione). Questo agrume ha un vero e proprio effetto benefico sull’apparato digerente, soprattutto su colon, intestino e stomaco.
Non solo. Il cedro ha anche proprietà germicide e disinfettanti, ed è un alleto per alleviare i disturbi provocati dalla cistite e per quelli che colpiscono i reni, i filtri del tuo organismo. Toccasana per la salute, ma anche alleato di bellezza, il cedro sembra avere proprietà anticellulite e stimolanti per la crescita dei capelli.
L'assunzione di farmaci e nel contempo di cedro non sembra avere controindicazioni, tuttavia è risaputo che diversi agrumi possono interferire con l'assunzione delle molecole metabolizzate dal CYP3A4 (riconducibili ad alcuni antidepressivi, antistaminici, antibiotici, etc.). Per questo motivo, per precauzione è sempre bene consultare il proprio medico per avere un parere in merito.
Fonte | Humanitas