La lotta al cambiamento climatico passa anche attraverso la gestione del traffico urbano. Lo ha ben chiaro la Spagna, che ha da poco introdotto una nuova segnaletica stradale che vieta la circolazione alle auto più inquinanti all'interno del centro di numerose città.

Seguendo la scia di Madrid e Barcellona, nelle quali il nuovo segnale ha già debuttato, entro il 2023 le ZBE (Zone a basse emissioni) arriveranno a essere presenti in 149 città con una popolazione di oltre 50.000 abitanti. Questa importante svolta a favore della mobilità sostenibile e della decarbonizzazione è stata stabilita dalla Legge sul Cambiamento climatico, approvata dal paese iberico nella primavera 2021.

Nelle ZBE i cittadini spagnoli incontreranno un apposito cartello stradale – disegnato dalla DGT (Direzione Generale del Traffico) – che vieterà il transito ai veicoli che producono più emissioni di CO2. Il nuovo segnale di forma circolare, posto ai confini delle zone a traffico limitato dei centri urbani, raffigura un veicolo che emette fumo scuro dal suo tubo di scarico.

Per sapere quali auto potranno entrare nelle aree e basse emissioni, bisognerà fare riferimento a un sistema di “etichettatura ambientale”, pensato dalla DGT, che attraverso 4 colori differenti distingue i veicoli in base al loro impatto ecologico.

Potranno accedere alle zone a traffico limitato i veicoli le emissioni più basse, dunque quelli appartenenti alle categorie zero emissioni (di colore blu, per i veicoli elettrici), Eco (di colore blu e verde; GPL Euro 6), e C (di colore verde; diesel Euro 6). A rimanere esclusa dalle ZBE dovrebbe essere di certo la categoria B, di colore giallo, che include i veicoli a benzina immatricolati a partire dal 2000 e quelli a diesel immatricolati dal 2006, e ovviamente anche tutti i veicoli più datati, che non hanno etichettatura. In ogni caso, ciascuna amministrazione locale determinerà per quali categorie sarà in vigore il divieto di transito.

Con queste nuove disposizioni e con la Legge sul cambiamento climatico la Spagna dimostra di volere abbattere con convinzione l’inquinamento causato dalla mobilità urbana, coinvolgendo anche gli abitanti nella direzione della decarbonizzazione per migliorare la qualità dell’aria delle città.