Vacci piano: una rubrica per cambiare il ritmo dei tuoi viaggi e scoprire il turismo lento

Dimenticati l’aereo: il 2019 è l’anno del turismo lento. Un’occasione perfetta per conoscere a fondo l’Italia, partendo proprio dai luoghi più vicini a casa tua. Quanti meravigliosi dettagli di un luogo potrai apprezzare, se decidi di muoverti a piedi, in bicicletta o in treno? Non preoccuparti, non è così difficile. Si tratta solo di guardare un po’ al passato e rallentare il passo.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
4 Luglio 2019

Un weekend a Porto, quello successivo a Stoccolma e, perché no, toccata e fuga a Londra quando cominciano i saldi da Harrods, magari con andata e ritorno in giornata. Vivi in un mondo iperconnesso e dove le distanze ormai sono diventate un aspetto quasi trascurabile. Nessuno luogo è ormai irraggiungibile, e un viaggio negli Stati Uniti o in Giappone ti apparirà come una normale vacanza, giusto un pochino più dispendiosa. E forse in qualcuno di questi Paesi ci sarai anche stato, ma se ti chiedo di dirmi cosa c'è di bello da vedere vicino a casa tua sai rispondermi? Da quanto tempo non prendi una bicicletta e visiti la tua zona per bene?

Con questa nuova rubrica di Ohga, "Vacci piano", ti invito a cambiare ritmo. Forse non lo sai, ma il 2019 è l'anno del turismo lento, un'iniziativa istituita dal Ministero per i Beni e le Attività culturali nel 2017 e che l'allora ministro Dario Franceschini lanciava con queste parole: "Il 2019 Anno del turismo lento sarà un ulteriore modo per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative, dai treni storici a alta panoramicità, agli itinerari culturali, ai cammini, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo. Investire sul turismo sostenibile è una strategia di sviluppo che ha come fine la tutela e la riproposizione innovativa di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che fanno del nostro Paese un luogo unico: un circuito di bellezza straordinariamente diffuso lungo tutto il suo territorio fisico, e lungo un arco di secoli di civiltà".

Partire a piedi, anziché in aereo. Indossare uno zaino e un paio di scarpe comode, invece di portare con sé valigie pesantissime e piene di vestiti. E soprattutto, apprezzare a fondo il territorio che si visita: conoscerne la storia, la cultura, i cibi tradizionali e gli alimenti antichi che forse non avevi mai assaggiato. Tutto questo è il turismo lento.

Noi lo scopriremo assieme, ogni giovedì, attraverso gli atlanti ad hoc che ti consigliano quali percorsi intraprendere e le voci di persone che da anni hanno scelto questo stile di vita. Sentirai probabilmente nomi di borghi assolutamente nuovi, che non sono mai stati raggiunti dalle vacanze di massa, e che quindi hanno conservato tutto il loro fascino. E alla fine, non vedrai l'ora di partire!

Un modo di viaggiare completamente nuovo, ma forse solo per le ultime generazioni. Si tratta infatti di tornare al passato e dimenticarti per un po' dei mezzi di trasporto a motore, in favore di bicicletta, piedi, linee ferroviarie dimenticate o, addirittura, cavallo. Ma è solo in questo modo e a questa velocità ridotta che si possono cogliere i particolari e si può vivere davvero un luogo, invece che trattare ogni città come una specie di gigantesco questionario in cui bisogna barrare il numero più alto possibile di caselle nel giro di pochissime ore.

Questo articolo fa parte della rubrica
Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…