Un sit-in di protesta per salvare un salice in salute. Fino a qui niente di strano, sono tante le proteste messe in atto da attivisti e non quando si tratta di difendere alberi e piante dall’abbattimento. Ma in questo caso fa notizia che a protestare sia stata Virginia Hanley, un donna di settant’anni, madre di due figli, che dal 2007 vive in un bungalow vicino a Sheppey, nella regione del Kent del Regno Unito.

Un giorno, affacciandosi alla finestra della sua abitazione, Virginia si è accorta di alcuni operai che armeggiavano intorno al salice in questione, in procinto di abbatterlo.

“Sono andata fuori e ho chiesto loro cosa stessero facendo – ha spiegato alla redazione di Metro UK Virginia Hanley -. Mi hanno risposto che stavano per abbattere il salice con il permesso del Swale Borough Council e che avrebbero finito il lavoro in quattro ore”.

A quel punto la signora Hanley è rientrata in casa, ha preso una sedia, una trapunta e un bastone da passeggio. Ha indossato un cappotto, si è avvolta in un mantello per ripararsi dal freddo ed è andata a sedersi sotto il salice.

Non una protesta facile la sua, considerato che la donna oltre ad avere una certa età, a seguito di un lontano incidente stradale, ha riportato un danno ai nervi e ne è rimasta parzialmente disabile. Oltretutto nella sua protesta Virginia Hanley è completamente sola, priva dell'appoggio e del sostegno dei suoi vicini di casa.

"Mentre ero seduta sotto l’albero gli operai mi hanno detto che non potevano aspettare perché costava loro dei soldi –  ha continuato a raccontare Virginia -. Se ne sono andati promettendo che non sarebbero tornati. Dopo quindici minuti erano di nuovo lì. Ho detto loro che non andavo da nessuna parte e che volevo sapere perché questo albero stava per essere abbattuto".

Secondo quanto dichiarato da un vicino di casa della signora Hanley, il salice sta danneggiando il portico della sua abitazione, un danno confermato dalla compagnia di assicurazioni; anche dallo Swale Borough Council, il distretto del governo locale del Kent, fanno sapere che, nonostante la protesta, è necessario abbattere il salice “a causa di problemi di subsidenza con una proprietà vicina”.