100 città europee a impatto climatico zero entro il 2030, in Italia sono 9: scopri quali e perché anche il tuo aiuto conta

Tra le attività dell’Unione Europea c’è quella di organizzare delle missioni che servono a raggiungere degli obiettivi specifici. Sono ispirate alla missione Apollo 11, la spedizione spaziale che portò i primi uomini sulla Luna, e hanno un calendario e un bilancio specifici.
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Francesco Castagna 29 Aprile 2022

Sapevi che l’Unione europea si sta rivolgendo proprio a te? Se non ne eri a conoscenza, gli Stati Membri dell’Unione collaborano per realizzare delle missioni che servono a raggiungere dei fini comuni. Stiamo parlando di lotta contro il cancro, adattamento ai cambiamenti climatici, protezione dei mari e città più eco-sostenibili. Di solito vengono creati dei “mission board”, che sono dei veri e propri comitati dove vengono chiesti pareri ai rappresentanti di organizzazioni di categoria o a esperti ricercatori. Ma questa volta l’invito a collaborare è rivolto proprio ai cittadini.

Il mission board di cui ti parlo oggi è per le città intelligenti e a impatto climatico zero. L’obiettivo è avere nell’Unione europea 100 città a impatto zero entro il 2030. Ma perché c’è questa necessità? Devi sapere che entro il 2050 l’UE prevede che quasi l’85% della popolazione europea vivrà nei centri abitati. Ecco perché dobbiamo preparare le nostre città a essere sostenibili.

Si parte da 100 città modello, prese in considerazione secondo un unico criterio: l’impatto che i cittadini hanno sull’ambiente e sul clima. Per diventare a impatto zero entro il 2030 ogni città dovrà sottoscrivere  un “Climate City Contract”: un vero e proprio contratto che le istituzioni, le associazioni e i cittadini dovranno realizzare punto per punto per raccogliere i pareri di tutti.

Sarai tu il protagonista di queste scelte, e insieme ai tuoi concittadini potrai creare la tua città del futuro. Per raggiungere la neutralità climatica le persone avranno a disposizione delle piattaforme e dei canali di comunicazione per discutere le azioni da realizzare. In sostanza, chi meglio di te è in grado di dire cosa serve per vivere meglio nella tua città? È proprio di un cambio di approccio che le istituzioni locali si dovranno occupare, partendo dal capire come coinvolgere te e l’intera comunità per migliorare la mobilità, l’urbanistica green, l’efficienza energetica, la qualità dell’aria, e anche di come migliorare gli stili di vita e creare nuovi posti di lavoro. Tutti i pareri raccolti verranno poi riferiti con una relazione alla Commissione europea.

"In Europa, la transizione verde sta avvenendo proprio ora. E c'è sempre bisogno di pionieri, che stabiliscano obiettivi ancora più alti. Oggi abbiamo annunciato le città che parteciperanno alla missione dell'UE per 100 città intelligenti a impatto climatico zero entro il 2030. Ci stanno mostrando la strada.", ha scritto in un tweet la Presidente della Commissione europea Ursula von per Leyen.

Devi sapere che le città giocano un ruolo fondamentale nella mitigazione del clima perché è qui che si verificano le emissioni di CO2 più significative. I centri urbani infatti, pur occupando solo il 4% del suolo europeo, ospitano il 75% dei cittadini in Europa. La nostra presenza nel mondo, se non lo sapevi, è causa di oltre il 70% delle emissioni globali di CO2 e del 65% di consumi energetici mondiali. Ti rendi conto dell’impatto che abbiamo sul Pianeta?

Ecco perché le città devono diventare subito green e contribuire a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030, come previsto dal Green Deal europeo. Il 28 aprile la Commissione ha annunciato le 100 città selezionate, che serviranno da modelli alle altre città entro il 2050. La decisione dell’UE infatti è stata apprezzata da 377 città che hanno presentato domanda di adesione per il progetto. La Commissione europea sta già pensando a un fondo per quelle che non sono state selezionate.

E se ti dicessi che, tra queste 100, 9 sono italiane ci crederesti? Già, attualmente la Commissione europea ha selezionato Roma, Milano, Firenze, Bologna, Bergamo, Padova, Parma, Prato e Torino. Questi capoluoghi riceveranno i fondi previsti dal programma Horizon (un piano per l’innovazione per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027) per diventare le prime città intelligenti entro il 2030. Come? Grazie anche al supporto della piattaforma NetZeroCities, realizzata per aiutare le città a superare le attuali barriere strutturali, istituzionali e culturali entro il 2030.