8 libri per conoscere Carl Gustav Jung

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Otto libri per conoscere Carl Gustav Jung, uno dei massimi scienziati della psiche che siano mai esistiti. Concetti chiave come “inconscio collettivo”, “archetipi”, “tipi psicologici”, “sincronicità”, furono dal grande psichiatra svizzero, allievo di Freud, elaborati e donati al mondo attraverso saggi e opere divulgative. Sei curioso? Inizia il viaggio nel tuo sè.
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Paola Perria 4 Febbraio 2019

Se la psicologia ti appassiona, se sei un "esploratore" dell'inconscio, se annoti i tuoi sogni al mattino cercando di attribuire un senso a quelle immagini e sensazioni aggrovigliate, se sei ossessionato da "segni" e coincidenze, se pensi che esista un inconscio collettivo che costituisce il patrimonio simbolico a cui il genere umano fa riferimento, in cui sono presenti temi ricorrenti rappresentati sotto forma di archetipi… Sei probabilmente un fan di Carl Gustav Jung.

Forse del grande psicoanalista svizzero, allievo di Freud che dal maestro si distaccò presto per trovare una sua personale applicazione dei principi della psicoanalisi, conosci già tutto. Lo hai studiato all'Università, possiedi e hai letto la maggior parte delle sue opere, hai scandagliato lo Jung-pensiero in ogni piega di ogni sua teoria, e pertanto puoi tranquillamente tenere una lezione sul tuo psicologo preferito e smettere di leggere qui questo articolo.

Però potresti essere invece un outsider, uno che il fiume dell'inconscio lo naviga a vista, che vorrebbe saperne di più, e che si è imbattuto in Jung per puro caso, magari, come ora, cercando informazioni sulle sue opere principali, per carpirne il senso profondo. Abbiamo tutti bisogno di risposte alle nostre domande, da creature che si dibattono nel gran mare del dubbio da mane e sera.

Quesiti amletici ed esistenziali: chi sono? Da dove vengo? Cos'è questa "cosa" chiamata psiche? Son conscio o son desto? Perché faccio sogni che si avverano? Perché faccio cose che non vorrei, perché dico cose che non penso?

Sono come te. Non ho studiato psicologia, ma ne sono affascinata, e come te cerco continue risposte alle mie domande interiori, le più ricorrenti, le più spinose. Ci sono viaggi, come quello all'interno del proprio sè, che vanno affrontati da soli, non per interposta persona.

Jung

Ma senza l'aiuto di una guida, è impossibile districarsi nel buio e trovare la strada maestra evitando i mille trabocchetti che il nostro ego dissemina per confondrci. Carl Gustav Jung scrisse anche per te, per fornirti, secondo i suoi sudi e la sua impostazione medica e umana, qualche strumento in più – un paio di bastoni, una piccola lampada, una fune per ritrovare le coordinate – per calarti senza paura nel fondo della tua anima, e uscirne vivo.

Sono i suoi libri, le sue opere immortali. Ecco 8 consigli di lettura per soddisfare lo psicologo junghiano che è in te.

I tipi psicologici

Se ami i test della personalità, allora comincia da quello più completo, elaborato da Jung e pubblicato sotto forma di saggio nel 1925, dopo aver passato 20 anni a studiare e catalogare i "caratteri" dei suoi pazienti. La classificazione operata dallo studioso si basa su due macrocategorie:  "introversione" ed "estroversione". Da questi due principali raggruppamenti, Jung parte per stabilire come la persona si rapporta al mondo e agli altri  senza alcun giudizio di merito. Basandosi, quindi, solo sull'osservazione, egli sostene che una tipologia di persone (gli estroversi)  si apre agli altri (oggetto esterno) naturalmente e positivamente, e ha continuo bisogno di contatto umano, mentre l'altra (gli introversi), tende maggiormente alla solitudine e necessita di tempo per fidarsi degli altri (oggetto esterno). I termini introversione ed estroversione li dobbiamo proprio a Jung! A queste due macrocategorie si associano quattro tipologie funzionali, intese come funzioni della coscienza o psichiche, che sono:

  • Sentimento
  • Pensiero
  • Sensazione
  • Intuizione

Basandosi su questa classificazione, Jung individuò in tutto 8 tipi psicologici. Otto personalità e otto modalità comportamentali principali:

  • Sentimentale estroverso
  • Sentimentale introverso
  • Pensatore introverso
  • Pensatore estroverso
  • Sensoriale estroverso
  • Sensoriale introverso
  • Intuitivo introverso
  • Intuitivo estroverso

E tu, a che tipo psicologico appartieni? Non ti resta che procurarti il libro per scoprirlo.

L'Io e l'Inconscio

In questo saggio del 1928, Carl Gustav Jung si sofferma su molte delle sue teorie più affascinanti, tra cui i concetti di Anima e Animus – che rappresentano rispettivamente la parte femminile negli uomini e quella maschile nelle donne – ed enuncia l'archetipo dell'"ombra", di cui forse hai già sentito parlare. Ma soprattutto spiega cosa si intende per "inconscio" personale e "collettivo", tematiche centrali nel corpus di studi junghiani, perni concettuali su cui si incentra la sua idea di psicologia analitica, che val senza dubbio la pena di approfondire.

Gli archetipi e l'Inconscio collettivo

Se il volume precedente non ti è bastato, ecco che si torna sul tema dell'inconscio e dei suoi archetipi. Per Jung esiste, oltre ad un inconscio personale, diverso e peculiare per ciascuno di noi, anche una sorta di "brodo" primordiale di immagini simboliche comuni a tutti i popoli e le società, attraverso cui l'inconscio di ciascuno di noi entra in contatto prevalentemente, ma non esclusivamente, durante l'attività onirica. Come riconoscere questi simboli facenti parte dell'immaginario collettivo, distinguendoli da quelli  personali?  Possiamo farlo perché li elaboriamo sotto forma di archetipi, principi fissi che esistono da quando esiste il mondo, comuni a tutti e da tutti riconoscibili (a saperlo). Sono pochi: la Madre, il Fanciullo, il Vecchio, l'Ombra, l'Animus e l'Anima, l'Eroe ecc. Sono i protagonisti delle fiabe, dei miti e delle leggende che ogni popolo si è costruito e tramandato e che fanno, pertanto, parte anche del patrimonio culturale del genere umano… Affascinante, non trovi?

Lo sviluppo della personalità

Se sei un educatore, o un genitore, potrebbe interessarti particolarmente la raccolta di saggi intitolata "Lo sviluppo della personalità", un corpus di studi cinquantennali dedicati al delicato tema della crescita, in cui Jung, pur partendo dalle teorie freudiane sulla sessualità (te lo ricordi il "complesso di Edipo"?), se ne distacca negli anni arrivando ad incorporare nella sua interpretazione analitica dello sviluppo della personalità infantile le teorie degli archetipi e dell'inconscio collettivo.

La sincronicità come principio di nessi acasuali

La sincronicità è una delle teorie più originali e produttive di tutta l'opera di Jung, tanto da aver ispirato artisti e scrittori, registi cinematografici e personalità della politica. Tutto torna all'inconscio collettivo e alla simbologia archetipica. Qualche libro fa ti anticipavo che una delle modalità con cui il nostro inconscio si connette con il patrimonio simbolico collettivo è il sogno. Ma… può anche darsi che un giorno ti capiti di pensare intensamente a qualcuno che non vedi da un po', e poi, come per magia, di incontrarlo o ricevere una sua telefonata poco dopo. Oppure, potresti desiderare di fare una vacanza in un'isola della Grecia, e mentre sei in tram qualcuno ti passa un volantino che parla di un viaggio… in Grecia. Tante coincidenze sincrone, tutt'altro che casuali, secondo Jung sono il modo che il nostro inconscio usa per collegarci con la realtà esterna, dandole un significato per noi importante. C'è tanto Oriente, in questa teoria junghiana…

L'uomo e i suoi simboli

"L'uomo e i suoi simboli" è una pubblicazione postuma, venne infatti data alle stampe nel 1961, dopo la morte del suo autore, avvenuta il 6 giugno dello stesso anno, all'età di 84 anni. Il grande psichiatra, ormai anziano, cerca di divulgare le sue teorie, soprattutto quelle più ostiche, per raggiungere un pubblico più vasto, una decisione che prende dopo aver fatto un sogno al riguardo. I sogni, il simbolismo dell'attività onirica, sono anche al centro dell'impostazione junghiana della psicanalisi, e pertanto sono trattati nel saggio "Introduzione all'inconscio" che apre l'opera, come il file rouge che collega tutti gli altri temi portanti dell'attività di studio dello psichiatra: l'inconscio, gli archetipi, la personalità e i tipi psicologici. A caratterizzare "L'uomo e i suoi simboli" però, c'è la coralità. Stretti collaboratori di Jung contribuirono a firmare l'opera con altri saggi tutti molto interessanti: Joseph Henderson, Marie-Louise Von Franz, Aniela Jaffè, Jolande Jacobi.

Ricordi, sogni e riflessioni

Autobiografia di una mente, potremmo definire questo libro della maturità di Jung. Egli ci racconta molti aneddoti, episodi e fasi della sua vita – dall'infanzia all'incontro con Freud, dalla scoperta dell'Oriente alla passione per le religioni, i viaggi e la letteratura mistica – che ci consentono di capire molto della personalità di uno degli scienziati che hanno probabilmente contribuito a "segnare" con maggior profondità il novecento. Siamo un po' tutti figli di Freud e di Jung, come negarlo! Tuttavia, in "Ricordi, sogni e riflessioni", troviamo soprattutto le vicende umane, oltreché professionali di Jung, che si intrecciano con i fatti storici a lui contemporanei, incluso il rapporto con il nazismo. Da leggere, quindi, anche interessante come documento storico.

Il libro rosso

Ben diverso dall'autobiografia di cui prima, il Libro Rosso, o Liber novus, scritto da Jung tra il 1914 e il 1930 e pubblicato postumo e incompleto, rappresenta una sorta di outsider nel corpus di saggi del suo autore, perché, più che altro, è un diario molto personale e per certi versi spiazzante. Jung non emerge da queste pagine come lo studioso, lo scienziato della psiche rigoroso e sistematico che abbiamo imparato a conoscere attraverso le sue opere più note. Egli ci parla della sua anima, scandaglia la sua propria psiche, con un linguaggio libero e in parte oscuro, in cui elementi di misticismo orientale e rivelazioni sul suo immaginario onirico si fondono. Una lettura complessa ma ricca di suggestioni.

Fonti| lamenteemeravigliosa.it/; www.crescita-personale.it/; www.jungitalia.it/;