lago Sau

A causa della siccità in Catalogna verranno uccisi migliaia di pesci per usare l’acqua di un lago

Nella Regione la siccità sta mettendo in grave emergenza idrica la popolazione. Ecco perché l’amministrazione ha deciso di rimuovere più di una tonnellata di pesci dal bacino di Sau per paura che possano compromettere la qualità dell’acqua e limitare ancora di più le già minime risorse idriche disponibili.
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Maria Teresa Gasbarrone 23 Marzo 2023

In Catalogna manca l'acqua e per far fronte all'emergenza idrica in atto l'amministrazione ha lanciato un'operazione che per la sua singolarità sta già facendo discutere: eliminare dal bacino idrico di Sau circa 1,5 tonnellate di pesci per assicurarsi di non perdere un'altra risorsa idrica.

Tra le motivazioni indicate dall'amministrazione c'è d'altronde il rischio piuttosto concreto che molti dei pesci muoiano comunque a causa della riduzione del livello d'acqua del bacino. È l'effetto della siccità che si sta mostrando in tutta la Regione: non solo il bacino di Sau è a oggi al 10% della sua capacità – il livello più basso dal 1990 -, in media tutti i bacini interni catalani sono attualmente al 27,21% della loro capacità.

L'iniziativa

Il bacino di Sau è uno specchio d'acqua a circa 90 km da Barcellona e al suo interno potrebbero viverci fino a 60 tonnellate di pesci. Di questi però si stima che l'80% sia costituito da specie infestanti.

Non si tratta di un aspetto secondario: il governo locale ha infatti sottolineato che anche senza il loro intervento i pesci moriranno comunque a causa della mancanza dell'acqua, con la differenza che in questo modo verrà compromessa la qualità dell'acqua che non sarà più potabile.

Che fine faranno i pesci?

L'amministrazione ha stabilito che cinque barche da pesca saranno calate nel bacino con l'obiettivo di eliminare quanti più pesci possibile. I nativi dell'area saranno rilasciati nelle acque vicine, mentre gli esemplari appartenenti alle specie infestanti saranno sacrificati in base a quanto stabilito dalle normative località sulle specie esotiche.

Secondo il quotidiano El Periódico, la massa di pesci invasivi – dal pesce gatto di Wels alla carpa comune al lucioperca, forse introdotti nel bacino per la pesca sportiva – dovrebbe essere inviata a un'azienda locale, che ha ipotizzato di utilizzarla per creare biodiesel o fertilizzanti.

La preoccupazione di perdere la poca acqua ancora disponibile – poca rispetto agli anni precedenti – è così alta che i funzionari stanno trasferendo l'acqua in un bacino idrico vicino per non rischiare la contaminazione durante lo svuotamento.

Situazione critica

L'operazione è stata definita "straordinaria" perché straordinaria – nell'eccezione negativa del termine – è l'emergenza idrica che minaccia la Catalogna. Elisabet Mas dell'Agenzia catalana per l'acqua ha parlato di "scenario estremo" che rende necessario sfruttare "le poche risorse disponibili".

Il fatto che la siccità avesse raggiunto livelli mai registrati finora si è reso evidente già l'estate scorsa, nell'agosto 2022, quando il livello d'acqua si è ridotto così tanto da svelare per la seconda volta dalla costruzione della diga che circonda il lago, nel 1962, la chiesa di Santa Romà de Sau. Anche in quell'occasione alla base dell'affascinante svelamento c'era stata la siccità da record in un'estate in cui le piogge non si sono mai fatte vedere.

Lago Sau con la ch
Lago di Sau con la chiesa Santa Romà de Sau visibile a causa della siccità

Non è la prima volta che vengono eliminati i pesci dal bacino: nel 2005 il bacino era stato già prosciugato per paura che la proliferazione delle specie di pesci infestanti rendesse l'acqua inutilizzabile per la comunità. In quell'occasione vennero rimosse circa 16 tonnellate di pesci.

Le critiche degli animalisti

La decisione è stata fortemente criticata dalle associazioni animaliste della Regione. Nello specifico Anima Naturalis ha sottolineato come saranno gli animali a pagare l'ennesimo effetto della crisi climatica dovuta alle azioni dell'uomo. La direttrice dell'area spagnola dell'associazione, Aïda Gascón , ha scritto su Twitter: "In Catalogna stanno per sterminare 60 tonnellate di pesci per evitare che contaminino l'acqua di un bacino. Gli animali sono i primi a pagare gli effetti della siccità, mentre la società continuerà a mangiare carne".

In copertina: foto del lago di Sau, Catalogna