Ci sono asini e galline, capre e pecore, persino un golden retriever specializzato in pet therapy. Tutti ospiti (o “dipendenti”) della prima fattoria terapeutica italiana per malati psichiatrici. Villa Danilo si trova a Diano Marina, in provincia di Imperia, ed è un progetto di comunità terapeutica psichiatrica per adolescenti con problemi psichici, principalmente di età dai 14 ai 18 anni.
Dopo una prima interruzione a causa dell’emergenza sanitaria, ora il progetto è pronto per partire. La struttura gestita dal Gruppo Redancia mette a disposizione diciotto posti letto, in camere singole con servizi. Il progetto ha lo scopo di seguire i pazienti psichiatrici affetti da Covid-19 con la supervisione di personale specializzato, in un ambiente immerso nella natura.
Come ha spiegato Marianna Dotta, coordinatrice di Villa Danilo “è un progetto di comunità terapeutica per adolescenti con qualcosa in più: la voglia di sperimentare un ritorno alla terra. Da qui nasce il concetto di fattoria terapeutica. Ovviamente non verrà richiesto agli ospiti della struttura di lavorare, ma saranno gli operatori che porteranno avanti il progetto con l’aiuto di personale esperto che ci insegnerà come fare, così da prenderci cura sia degli animali sia della terra”.
Nell’ambito del progetto, infatti, gli animali della fattoria hanno un ruolo chiave perché attraverso loro il paziente può sviluppare una relazione. È dimostrato come, nelle strutture in cui le persone sono separate dall’affetto e dal supporto dei propri cari, come gli ospedali e le case di riposo per anziani, la presenza di uno o più animali contribuisca a stimolare la comunicazione e le relazioni sociali. Nella pet therapy il contatto fisico con un animale non solo induce una riduzione nel sangue dei livelli degli ormoni responsabili della risposta allo stress (cortisolo), ma aumenta la quantità di ormoni e neurotrasmettitori che determinano emozioni positive (endorfine e dopamina) e riducono ansia e stress. Tutto ciò determina anche un miglioramento delle relazioni con gli altri.
Un progetto innovativo che unisce due mondi: quello della comunità e quello della terra e degli animali.
Ideata dallo psichiatra e psicoterapeuta Giovanni Giusto, conosciuto per la pluritrentennale esperienza con pazienti psichiatrici gravi, questa struttura specialistica è dedicata a pazienti psichiatrici in età adolescenziale affetti da disturbi della personalità, o che praticano gesti autolesivi e che hanno avuto modo di sviluppare una dipendenza da sostanze in età precoce.
Per il momento i pazienti saranno ospitati per un periodo che varia da 3 mesi a due anni, con percorsi intensivi di terapia psichiatrica e psicologica basati su diverse tecniche come l’EMDR, la terapia amniotica o la psicoanalisi multifamiliare; una volta dimessi, i pazienti continueranno a seguire le proprie cure in ambito ambulatoriale.