A Roma il primo Climate Strike: l’appello di Greta Thunberg ascoltato anche in Italia

Mentre in Svizzera scendevano in piazza 22.000 persone e in Germania oltre 30.000, nella tarda mattinata di venerdì scorso, anche a Roma, in Piazza Montecitorio, protestavano i primi attivisti del #climatestrike, l’appuntamento fisso per ribellarsi all’inerzia dei Governi rispetto al cambiamento climatico.
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Gaia Cortese 21 Gennaio 2019

Il Climate Strike è arrivato anche in Italia. A Roma, lo scorso venerdì alcuni cittadini si sono radunati in piazza Montecitorio per protestare contro la mancanza di azione del Governo rispetto al cambiamento climatico che minaccia sempre di più il Pianeta. Un’iniziativa che risponde all’appello della giovanissima Greta Thunberg, la quindicenne di Stoccolma che ormai da quando è iniziato l'anno scolastico, sciopera ogni venerdì dalle lezioni davanti al Parlamento svedese per sensibilizzare i parlamentari ad occuparsi dei cambiamenti climatici.

Dal proprio profilo Twitter, infatti, Greta ha lanciato un appello a migliaia di studenti e non solo, per scendere in piazza in tutte le città del mondo. D’altronde il cambiamento climatico interessa tutto il Pianeta e tutti dovrebbero occuparsene.

Climate Strike a Roma

Il Climate Strike di Roma diventerà un appuntamento fisso come quello di Greta? Probabilmente sì, e la speranza è che si propaghi a macchia d’olio e che veramente serva affinché i Governi di tutto il mondo si rimbocchino le maniche per trovare delle soluzioni al problema.

“Sono qui perché voglio il cambiamento – ha dichiarato una giovane manifestante al Climate Strike di Roma -. Voglio che la gente si renda conto del problema che stiamo vivendo e invito tutti i miei coetanei a riunirsi in piazza e a combattere per questa causa”.

In Piazza Montecitorio tra i presenti, anche Massimo Wertmüller, attore e doppiatore romano che già in un’occasione si è schierato a favore della difesa dell’ambiente e in particolar modo in difesa degli animali contro lo sfruttamento nei circhi e in altri spettacoli.

“Resta sorprendente come un argomento del genere non interessi tutti in modo pressante, davvero urgente – ha dichiarato Wertmüller -. Perché è vero che tanti argomenti ormai vengono usati solo per ricevere consensi, ma questa causa non aspetta i consensi di nessuno. Abbiamo poco tempo. Resta sorprendente come la politica non metta al centro della propria agenda un argomento come questo”.

Cosa succede il 15 marzo

Il movimento #FridaysForFuture in Italia si sta organizzando per partecipare alla Marcia Globale a favore del Clima che si terrà il 15 marzo in almeno 40 Paesi nel mondo. Anche se ancora in fase di progettazione in Italia, è prevedibile che gli studenti saranno i protagonisti di questa, marcia, proprio come sta accadendo in Australia, in Germania, in Belgio, in Svizzera e in Francia. Ma anche gli adulti parteciperanno alla grande mobilitazione, sapendo che il cambiamento climatico è la questione centrale di questo momento storico e che deve essere affrontata con decisione e urgenza.