A Taranto sta per entrare in funzione il primo parco eolico offshore nel Mar Mediterraneo

Dieci turbine per produrre energia rinnovabile dal vento, capace di soddisfare i consumi annui di circa 60mila persone. È il progetto ‘Beleolico’, il primo parco eolico offshore del Mar Mediterraneo, realizzato al largo della costa tarantina dopo un percorso durato 14 anni. Sarà completato nelle prossime settimane, ed entrerà subito in funzione.
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Michele Mastandrea 17 Febbraio 2022

A Taranto sta nascendo il primo parco eolico offshore del Mar Mediterraneo, che produrrà energia totalmente rinnovabile sfruttando il vento. Devi sapere, infatti, che nei giorni scorsi è stata completata l’installazione della prima turbina di un complesso che sorgerà a poche centinaia di metri dalla costa della città pugliese. Il progetto, chiamato ‘Beleolico’ e a opera di Renexia, società del gruppo Toto, avrà una capacità totale di circa 30Mw. Una volta entrato in funzione, produrrà circa 58mila Mwh di energia all’anno. Pari al consumo annuo di circa 60mila persone.

L’investimento è di circa 80 milioni di euro, per un’opera che si estende su 131mila metri quadrati. Una volta completato (dovrebbero volerci solo poche settimane) il parco eolico sarà composto da dieci turbine. Queste resteranno attive per almeno 25 anni, e oltre alla produzione di energia consentiranno un risparmio stimato di circa 730mila tonnellate di CO2.

Va detto che la vicinanza dalla costa dovrebbe far considerare il progetto “nearshore” piuttosto che “offshore”. Il problema della profondità dei fondali marittimi della zona – e del Mediterraneo in generale – ha reso infatti necessario costruire l’opera a una distanza molto breve dal litorale. Un tema che ha sollevato negli scorsi anni il tema dell’impatto visivo e ambientale di simili progetti. Contestati molto spesso dalle comunità locali residenti nei territori del nostro Paese dove opere come queste nasceranno nei prossimi anni.

Anche per questo motivo, ’Beleolico’ prende il via al termine di un percorso autorizzativo molto complicato. Devi sapere che il progetto risale addirittura al 2008. Ottenne il lasciapassare del Ministero dell’Ambiente relativo a Valutazione di impatto ambientale (Via) e Valutazione ambientale strategica (Vas) già nel 2012, ma i primi finanziamenti sono arrivati solo nel 2016. Nel mentre, era infatti arrivata la richiesta di stoppare il progetto da parte dell’amministrazione cittadina di Taranto. Ricorso bocciato da entrambi gli organi amministrativi chiamati a decidere, ovvero Tar di Lecce e Consiglio di Stato.

In ultimo, va segnalato come le turbine di ‘Beleolico' saranno installate in maniera fissa sui fondali. Negli scorsi mesi sono state piantate infatti le fondazioni e le torri, sulle quali saranno montate le tre pale di ognuna delle dieci turbine. In molti degli altri progetti di eolico offshore in via di sviluppo, come nel caso del parco che dovrebbe sorgere a sud di Otranto, in provincia di Lecce, verrà invece sfruttata la tecnologia ‘flottante’. Le turbine saranno dunque  galleggianti. Questo dovrebbe favorire una rimozione più veloce delle installazioni al termine del loro ciclo di vita, oltre che permetterne una collocazione molto più distante dal litorale.