Accetta te stesso: qualche consiglio per costruire la tua autostima e stare meglio (anche in coppia)

L’accettazione di se stessi rappresenta una condizione fondamentale per il tuo benessere che, tuttavia, non è affatto facile da raggiungere. Imparare a pensare in modo costruttivo mettendo da parte le delusioni vissute nel passato e le ansie legate al futuro risulta non sempre è semplice. Tuttavia, concentrarsi sul presente nel tentativo di migliorare la situazione attuale può rivelarsi un’attività utile e produttiva.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
13 Dicembre 2019 * ultima modifica il 13/12/2019

Non accettarsi significa sentirsi sempre ansiosi e nervosi in compagnia di altre persone, senza nemmeno sapere il perché, avere difficoltà a entrare in sintonia con le altre persone e a stabilire rapporti stretti di amicizia. Quando invece ci si accetta per ciò che si è e ci si sente a proprio agio i problemi di insicurezza e la paura del rifiuto spariscono quasi automaticamente e ci si sente socialmente più sicuri. Imparare ad accettarti e a volerti bene con tutti i tuoi difetti ti permette di gettare le basi per la vera realizzazione di te stesso.

Molte persone timide e socialmente ansiose pensano che "accettarsi" sia come rinunciare. In realtà il paradosso curioso è che "quando accetto me stesso così come sono, allora posso cambiare". Abbandonare il desiderio di voler essere qualcosa di diverso da ciò che si è, accettando di non esserlo, permette il cambiamento.

Fino a che non accetti il problema che ti fa soffrire non riuscirai mai a essere pienamente soddisfatto di te stesso. Se tentassi di effettuare un grande cambiamento senza accettare, e affrontare, prima di qualsiasi altra cosa, il problema che lo ha generato, alla fine otterresti solo un appagamento parziale a cui seguirebbe un senso di frustrazione e di fallimento. Quindi, prima di operare qualsiasi tipo di cambiamento comportamentale è necessario accettare il problema.

Accettare ciò che ci spaventa, dunque, non significa rassegnarsi o tollerare, ma vuol dire riconoscere totalmente il problema. Dopo aver compreso le cause della tua sofferenza si passa alla fase successiva: l’accettazione emotiva, ovvero accettare l’emozione negativa che scaturisce quando pensi all’evento doloroso. A questo punto, l’accettazione dell’emozione negativa porta, esponendosi gradualmente alla stessa, ad un calo progressivo dell’attivazione emotiva fino a quando non sparisce totalmente. Questa fase sarà superata solo nel momento in cui, rievocando la situazione critica, l’emozione che riecheggia non sarà più disturbante.

Accettazione di sé e autostima

L’accettazione di sé è fortemente legata all’autostima, sono due facce della stessa medaglia: più ho autostima, più mi accetto. E più mi accetto, più ho autostima. Ogni persona nasce con un bisogno di essere accettata dall’altro significativo: la mamma, il papà, le persone affettivamente importanti della tua vita, i tuoi maestri, ecc. Questa accettazione è però condizionata, ovvero vengono accettate alcune parti di te in modo positivo, mentre altre vengono rifiutate.

Questo processo insito nell'educazione implica che venga detto a un bambino o a una bambina cosa può fare e cosa no, ma è fondamentale che sia sanzionato il comportamento e non la persona intera: per esempio ogni bambina che prende una iniziativa autonoma, per quanto sbagliata essa sia, se viene rimproverata come "cattiva" in toto, crescerà con l’idea che quando è autonoma è una persona cattiva (e nessuno vuole essere considerato cattivo), ciò può portare a vivere come pericolose le proprie iniziative autonome o a essere in tutto e per tutto negate a favore della dipendenza. Non bisognerà parlare quindi di bambina brava o cattiva ma di comportamento giusto o sbagliato. Tutto questo ha anche a che fare con l’autostima, in quanto quest'ultima passa attraverso lo sguardo e la considerazione degli altri, ovvero il feedback relativo a quanto facciamo.

Accettarsi dunque passa attraverso l’esperienza dell’essersi sentiti accettati che produce una visione positiva di noi stessi, che aiuta la nostra autostima e ci aiuta a crescere come persone indipendenti, capaci di accettare a nostra volta l’altro e di relazionarsi con lui in modo paritario, da persona a persona.

Se invece il tuo bisogno di accettazione positiva viene frustrato, rimane un vuoto che cercherai di riempire. Nelle relazioni di coppia questo vuoto è particolarmente forte, si attiva intensamente, al punto che per essere accettati sarai pronto a sacrificare ogni cosa di te, alla ricerca dello sguardo e del riconoscimento dell’altro.

Cos'è l'autostima

L’autostima è il pilastro che sta alla base del tuo benessere e della tua crescita emotiva. Il modo in cui ti senti in relazione a te stesso ha conseguenze su ogni singolo aspetto della tua vita. In altre parole, dalla stima che hai di te stesso dipende il tuo funzionamento nel lavoro, nell’amore, nel sesso, in famiglia, ecc.

L’autostima aumenta quando agisci nel rispetto dei tuoi valori e diminuisce ogni volta che il tuo comportamento non è coerente con questi. A differenza della fiducia in sé, che riguarda la consapevolezza di avere le capacità necessarie per affrontare una situazione, e dell’immagine di sé, ovvero cosa l’individuo percepisce di se stesso, l’autostima ha uno spettro più ampio, intesa come risultato dello sguardo che un individuo posa su se stesso, sulle proprie competenze, sul proprio aspetto fisico, sui propri risultati professionali e sulla propria vita affettiva. Tuttavia il successo in uno o più di questi ambiti non è garanzia di autostima, poiché questa deriva da un equilibrio tra i diversi aspetti della vita. Lavoro, famiglia, amici, crescita personale, cura di sé, spiritualità: come gli spicchi di un’arancia hanno tutti le stesse dimensioni, in egual maniera per una sana autostima è importante che questi aspetti siano ben bilanciati nella vita della persona. Avere coraggio di essere se stessi non è una dote innata: l’autostima, infatti, è influenzata sia dai genitori e dal loro stile educativo (che si traduce in stile di attaccamento per il bambino e futuro adulto che si relaziona), come anche da amici, insegnanti durante l’infanzia, sia dall’ambiente con tutti i fallimenti o i successi dell’età adulta.

Se una bassa autostima comporta paure, ansia, difficoltà relazionali, lavorative, mancata realizzazione personale; una persona che ha stima di sé sa affrontare i conflitti e gestire al meglio gli insuccessi, riesce a cogliere le opportunità anche quando sembrano non esserci, accetta la realtà qualora non riesca a modificarla, non dipende dal giudizio degli altri, sa affermarsi ed avere fiducia nelle proprie capacità.

Alcuni consigli per accettarsi

  • Concediti di essere quello che sei in ogni istante anche se non sei come vorresti
  • Accetta di essere diverso dagli altri
  • Togli qualsiasi forma di giudizio o senso di colpa nei tuoi confronti
  • Concediti di essere umano, di avere le tue paure, quello che puoi fare è lavorarci sù per conoscerle, ignorarle le fa diventare più grandi
  • Ascolta i tuoi bisogni
  • Impara a conoscerti
  • Impara a ridere: l’ironia e l’autoironia non solo ci permettono di vedere le cose (e anche i difetti) da un altro punto di vista, ma consentono di alleggerire il peso emotivo delle situazioni che ci troviamo a fronteggiare. La situazione non cambierà, ma cambierà il nostro modo di viverla
  • Acquista competenze: chiediti cosa ti piace e inizia a coltivare le tue passioni. La pratica costante aumenterà le sicurezze e la fiducia nelle proprie capacità
  • Poniti un piccolo obiettivo per volta: procedendo step by step, passo dopo passo, senza porci obiettivi irraggiungibili e altamente frustranti se non vengono raggiunti
  • Cerca di essere attivo: chi ha scarsa autostima spesso finisce col ritagliarsi un piccolissimo angolo di vita in cui “operare in sicurezza” poiché sa di non sbagliare. In realtà così non cresce, non sperimenta e nel tempo si annichilisce. Agire comporta errori e gli errori sono esperienze da cui imparare. Senza errori non ci sarebbe evoluzione.
  • Insegui i tuoi sogni: se ci troviamo in una condizione e volevamo essere invece in una diametralmente opposta, ma la paura del fallimento ci blocca, probabilmente ci si ritroverà logorati da un conflitto interiore. Se invece inseguite quello che più desiderate e credete maggiormente nelle nostre capacità e anche nei nostri errori, solo allora potremo iniziare ad essere felici
  • Non rimandare le decisioni: procrastinare fa aumentare ansia e insicurezze. Decidiamo velocemente e se va male impariamo la lezione: solo così eviteremo di vivere passivamente gli eventi e riusciremo a trarre il meglio dalle situazioni

L’accettazione di sé nell’equilibrio della coppia

Amare una persona è un compito molto difficile che parte da un grande presupposto: amare se stessi. È fondamentale nella vita e nel rapporto di coppia conoscersi ed accettarsi, conoscere i propri pregi e i propri difetti. E questo comporta una maggiore sicurezza e fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.
L’autostima e l’amore vanno di pari passo. Essere sicuri di sé conferisce una maggiore capacità seduttiva che non si limita solo all’ambito affettivo ma anche a quello professionale e sociale.

Molto spesso la mancanza di una comunicazione efficace è la causa di numerosi conflitti che sfociano in una distruzione d’immagine di se stessi o dell’altro. Le insicurezze già presenti in te stesso possono così essere accentuate dalle incomprensioni che nascono da questo tipo di comunicazione e di relazione. Risulta quindi fondamentale avere una consapevolezza di te stesso, di ciò che vuoi e puoi dare, e questo ti permette di definire meglio i tuoi obiettivi che possono coinvolgere anche il tuo partner.

Una buona autostima può rendere un rapporto più appagante con meno ansie; al contrario una bassa autostima può rendere il rapporto tensionale a causa delle insicurezze che alimentano emozioni negative come la gelosia e la paura di perdere il proprio partner.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…