
Tra le tante cose belle che porta con sé l'estate, e in particolare una vacanza al mare, c'è il pranzo sotto l'ombrellone. Quando la calura estiva non è eccessiva e le attività della spiaggia si placano all'ora di punta, soddisfare il palato, con vista mare, è una vera gioia.
Va detto tuttavia che per organizzare un pranzo in spiaggia bisogna considerare diversi aspetti, oltre al menu. Innanzitutto è raccomandabile proteggersi dal sole, quindi mangiare rigorosamente all'ombra, per evitare i raggi solari diretti che dalle 12 alle 16 sono particolarmente forti e dannosi per la pelle; oltretutto, stando all'ombra si evitano anche eventuali colpi di calore.
Tutto quello che poi si porta in spiaggia deve essere ben organizzato nei vari contenitori e vaschette, possibilmente conservato in una borsa frigo munita di “ghiaccio sintetico”, vale a dire le classiche mattonelle refrigeranti che trovi in genere in ogni frigorifero. Altra regola è quella di non esagerare con i "manicaretti", per non appesantirti e non allungare troppo i tempi della digestione.
Passando al menu, la scelta è davvero vasta, dal pratico panino al tradizionale prosciutto e melone, sono tanti i piatti freddi che oossono essere consumati sulla sdraio. Un piatto di pasta fredda con ingredienti freschi come pomodorini, tonno, olive e dadini di feta è una prima possibilità, così come un'insalata di riso, o un piatto a base di altri cereali come farro, quinoa o couscous conditi con verdure.
La stagione consente di sbizzarrirsi tra numerose varietà di frutta e verdura. Tra i frutti di stagione puoi fare una scorpacciata di pesche albicocche, ma anche di anguria, melone, ciliegie e susine. Tra la verdure hai l'imbarazzo della scelta tra lattuga, verza, carote, zucchine e fagiolini. Se infine vuoi qualcosa di molto pratico, per i panini scegli dei salumi leggeri come la bresaola o il prosciutto crudo.
Cosa è invece assolutamente vietato? La presenza di una borsa frigo sotto l'ombrellone non ti autorizza a portarti da casa una pasta al forno, una parmigiana, una lasagna o qualsiasi altro piatto "pesante" da digerire; vale lo stesso per le polpettine al sugo, per tutti i piatti di carne in genere, e anche per le frittate o più in generale le uova, che richiedono tempi lunghi di digestione.
Da bere preferisci sempre l'acqua, a temperatura ambiente o leggermente fresca; sono vietate le bevande zuccherate, non solo perché altamente caloriche, ma perché non dissetano affatto.
Abbiamo chiesto qualche consiglio anche alla Dottoressa Silvia Soligon, biologa nutrizionista. Ecco cosa ci ha suggerito: "Proporrei una bella insalata di pasta condita con verdure di stagione (peperoni, pomodori, zucchine) e mozzarella, seguita da frutta fresca, sempre di stagione. Può essere una buona idea anche per i bambini, solitamente un po' restii a mangiare le verdure. Come frutta si può proporre l'anguria, molto ricca di acqua, per contribuire a bilanciare le perdite idriche e garantire una corretta idratazione.
Un’altra proposta interessante sono le freselle, che possono essere condite con pomodori, tonno e un filo di olio extravergine di oliva. E dopo la fresella, sempre un po' di frutta. Bocciati invece i piatti pesanti ricchi di grassi che rallentano la digestione. Niente parmigiana sotto l'ombrellone, insomma. Da evitare anche le bevande zuccherate e gli alcolici: la scelta ideale per dissetarsi è sempre l'acqua.
Tutti questi piatti sono pasti bilanciati: hanno carboidrati (pasta o fresella), proteine (mozzarella o tonno), grassi (olio evo per condire, più i grassi di mozzarella e tonno), e contribuiscono a raggiungere le cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Possiamo regolarci dividendo idealmente il piatto in 3 parti: mezzo piatto deve essere occupato dalla verdura, un quarto dalla fonte principale di carboidrati (pasta o fresella) e un quarto dalla fonte principale di proteine (tonno o mozzarella). Per le porzioni di frutta possiamo regolarci con le mani: la porzione che fa per noi è quella che sta in un nostro palmo".