Come riconoscere se sei allergico alla farina di insetti: cosa provoca e chi è più a rischio

I prodotti a base di insetti non sono esenti da rischi per l’uomo: ci sono persone che potrebbero esserne allergici. Quella alla farina di grillo o locusta è una tipica allergia alimentare, provocata dal contatto dell’organismo di una persona suscettibile con due specifiche proteine, presenti anche nei molluschi e nei crostacei. Queste reazioni si riconoscono per l’insorgenza di prurito, gonfiore, vomito e diarrea.
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Kevin Ben Alì Zinati 12 Febbraio 2024
* ultima modifica il 12/02/2024

Se all’inizio il punto era accettarli, ora che gli insetti e i prodotti da essi derivati sono stati autorizzati è inevitabile che finiscano per affollare sempre di più le nostre tavole, i menù dei ristoranti e gli scaffali dei supermercati.

Per questo, è importante porre attenzione ai rischi connessi con questi alimenti, come quello di un’allergia alla farina di insetti, e in particolare del grillo Acheta, il secondo novel food approvato dalla Commissione europea e dall’Efsa.

Tarme, locuste e grilli sono ottime fonti di proteine, tra l’altro caratterizzate anche da basse concentrazioni di grassi e zuccheri. Non sono tuttavia dei cibi del tutto innocui, soprattutto per coloro che sono già affetti da una qualche forma di allergia nei confronti di gamberi, crostacei, molluschi e acari.

Mangiare cibi a base di insetti a cui si è inconsapevolmente allergici può innescare reazioni poco piacevoli ed è quindi decisivo fare attenzione all’etichetta.

Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida aveva spiegato infatti che l’etichetta non deve condizionare ma informare. Se dunque un cittadino vuole consumare farina di grillo o di larva può farlo in totale libertà ma deve essere una scelta consapevole: per questo su ciascun prodotto sarà riportata la quantità di farina di grillo presente e il rischio di allergie.

Cosa la scatena

Tieni a mente che quella alla farine di insetti rientra nelle allergie alimentari.

Si tratta di reazioni che si verificano quando il sistema immunitario di un individuo reagisce in maniera anomala e incontrollata al contatto con proteine presenti in un determinato cibo.

Ciò porta l’organismo a dare il via a una risposta che provoca il rilascio di istamina e altre sostanze chimiche, responsabili appunto dei sintomi dell’allergia.

L’allergia alla farina di insetti, nello specifico, è connessa a due proteine, tropomiosina e arginina kinasi. Presenti all’interno degli insetti, una volta assunte da un individuo suscettibili, favoriscono la produzione di specifici anticorpi e di immunoglobuline E che, a loro volta, innescano una serie di risposte contro proteine “nemiche”.

L’organismo umano sensibile a queste proteine, così, va incontro a una reazione allergica.

Sintomi

Una reazione allergica legata alla farina di insetti si riconosce da sintomi come:

  • prurito
  • gonfiore
  • vomito
  • diarrea
  • shock anafilattico, nei casi più gravi.

Alcune volte, come ricorda Humanitas, possono insorgere anche forme di orticaria, gonfiore del viso, della lingua o della gola e dunque difficoltà respiratorie.

Considera però che le informazioni scientifiche sull’allergia ad insetti commestibili sono ancora limitate, poiché la ricerca in questo campo è ancora in corso.

Chi è più a rischio 

I novel food, come sai, sono quegli alimenti oggi approvati che però non sono stati consumati in misura significativa dall’uomo nell’UE prima del 15 maggio 1997.

Capisci insomma che i dati a nostra disposizione su questi cibi e sui loro effetti sono ancora limitati.

Da quanto racconta la letteratura scientifica finora, le persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere sono stati identificati come quelle più a rischio di incorrere in reazioni allergiche dopo l’ingestione di insetti.

Questo perché in entrambe le categorie di alimenti sono presenti le molecole allergeniche di cui ti ho parlato prima, la Tropomiosina (il principale allergene cross-reattivo tra acari, crostacei e insetti) e l’Arginina kinasi.

Come trattarla

Se dovessi consumare prodotti a base di insetto e subito dopo notare l’insorgenza della sintomatologia di cui ti ho parlato poco fa, è bene che subito ti rivolga a un allergologo per una diagnosi accurata.

Sarà lo specialista, poi, a confermare o meno l’allergia e nel caso ad indicarti la terapia migliore da seguire.

In ogni caso, se sei un soggetto allergico e soprattutto se dovessi avere allergie gi conclamate verso crostacei e molluschi, ricordati sempre di leggere attentamente le etichette dei prodotti che compri e consumi.

Fonte | Humanitas

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