Amido resistente: cos’è e dove si trova questo carboidrato alleato della tua salute intestinale

L’amido resistente è un particolare tipo di amido che, a differenza della sua forma più nota, non viene digerito dal tuo organismo una volta assorbito. Restando intatto fino al suo arrivo nell’intestino crasso, v’incontrò a un processo di fermentazione contribuendo allo sviluppo di acidi grassi a catena corta: molecole ricche di benefici per la flora intestinale.
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Kevin Ben Alì Zinati 8 Agosto 2022
* ultima modifica il 29/09/2022

L’amido resistente è un particolare tipo di amido che puoi ritrovare in alcuni alimenti e che, a differenza della sua forma più nota, è in grado di resistere ai processi digestivi innescati dal tuo apparato digerente una volta ingerito.

Oltre alla sua “resistenza”, questo carboidrato possiede anche diverse proprietà benefiche per l’organismo: in particolare giocherebbe un ruolo importante per la tua salute intestinale e anche come prevenzione contro alcuni tipi di tumore.

Cos’è e dove si trova

L'amido resistente è un tipo di amido presente in alcuni alimenti come i piselli, legumi come fagioli e lenticchie, il riso o la pasta, l’avena, cereali, le patate e le banane.

Si tratta di una molecola nutrizione molto particolare perché una volta assunta non viene digerita dagli enzimi pancreatici e salivari del tuo organismo ma fermenta nell’intestino crasso.

“Resistendo” ai processi digestivi di fatto questo particolare tipo di carboidrato tende a comportarsi come una fibra alimentare solubile e utilizzabile dai batteri "buoni" della tua flora intestinale.

Benefici

L’amido resistente non viene digerito all’interno dell’intestino tenue ma fermenta nell’intestino crasso. Arrivando intatto nell’intestino diventa, di fatto, così uno degli “alimenti” principali per i batteri della flora intestinale.

Se ti stai chiedendo se l'amido resistente faccia male, la risposta è no: anzi. Devi sapere infatti che dal suo processo di fermentazione vengono infatti prodotti una serie di acidi grassi a catena corta decisamente utili per il tuo organismo e la sua assunzione, in più, garantisce loro diversi benefici sia in termini di quantità, favorendone la riproduzione, sia in termini di qualità ed efficacia.

Tra questi vi sono l’acido acetico e l’acido propionico, che possono essere utilizzati nella produzione di energia da parte del corpo, e poi il butirrato.

Quest’ultimo ha un ruolo decisamente importante perché contribuisce alla salute delle cellule del colon, alla crescita della mucosa intestinale e all’abbassamento del pH. L’amido resistente può offrire però anche altri vantaggi. Mi riferisco a un miglioramento della sensibilità all’insulina e a un contributo ai processi di riduzione dello zucchero nel sangue.

Non sono da sottovalutare poi i benefici nei confronti dei disturbi digestivi e la sua utilità contro malattie infiammatorie intestinali come la rettocolite ulcerosa, il morbo di Crohn o la diverticolite.

Ci sono poi altre proprietà legate all’amido resistente. Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, per esempio, questo particolare tipo di carboidrato potrebbe anche ridurre la risposta glicemica post-prandiale.

Un recente studio dell’Università di Newcastle, in Inghilterra, e pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research avrebbe dimostrato che l’amido resistente potrebbe avere un ruolo preventivo anche contro i tumori del tratto gastrointestinale superiore in quelle persone affette da sindrome di Lynch.

Analizzando 1000 pazienti con questa sindrome sparsi in tutto il mondo, i ricercatori hanno visto che una dose regolare di amido resistente assunto per due anni non ha influenzato i tumori nell’intestino ma avrebbe ridotto di oltre la metà i tumori in altre parti del corpo: un effetto particolarmente evidente nei casi di tumori del tratto gastrointestinale superiore, tumori esofagei, gastrici, delle vie biliari, del pancreas e del duodeno.

Controindicazioni

L’amido resistente, come hai visto arrivando fino qui, possiede diversi benefici ma non è esente da alcune controindicazioni.

La sua assunzione, per esempio, è controindicata in presenza di alcuni problemi di salute oppure quando una persona è sottoposta a una particolare terapia farmacologica.

In questi casi, o se dovessi avere qualsiasi tipo di dubbio, prima di assumere questa sostanza dovresti rivolgerti al tuo medico curante: è lui la figura più indicata per guidarti verso un’alimentazione equilibrata ma soprattutto sana e sicura.

Fonte | Fondazione Veronesi; Humanitas 

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