Anche la pasta scade: sai riconoscere quando è andata a male?

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Anche se ha una lunga scadenza, anche la pasta ad un certo punto non è più buona: ecco tutto ciò che devi sapere sulla pasta andata a male, come capire quando non è più commestibile e cosa potrebbe succedere a mangiarla.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Sara Polotti 28 Settembre 2021

Ci sono alcuni cibi che hanno una scadenza molto più lunga rispetto agli altri. La pasta e il riso, ad esempio, che essendo essiccati e privi di acqua non deperiscono facilmente. Ad un certo punto, tuttavia, scadono anche loro: sai quando la pasta va a male? Sì, perché anche la pasta scade e oltre alla dicitura riportata sulla confezione puoi affidarti anche ad altri indicatori prima di decidere se mangiare quegli spaghetti o quelle penne che ti sembra di avere in dispensa da una vita.

Prima di mangiare della pasta scaduta, o per capire se la pasta secca che hai in casa è andata a male o pure no, leggi questo articolo.

Come sapere se la pasta è andata a male

La data di scadenza

Il primo dato a cui puoi affidarti è la data di scadenza sulla confezione. E il primo elemento a cui fare attenzione è la dicitura: c'è scritto "da consumare entro" o "da consumare preferibilmente entro"? Nel primo caso, si tratta di una regola tassativa, ma nel secondo (come è probabile che sia con la pasta) è da intendere più come un‘indicazione. La pasta, infatti, non scade immediatamente e puoi consumarla fino a sei mesi dopo la data di scadenza. Lo stesso vale per il riso. In entrambi i casi, però, solo se li hai conservati correttamente. Lo dice anche la Fondazione Veronesi: la scadenza di pasta e riso di solito si aggira attorno ai due anni, due anni e mezzo, e "consumati anche qualche mese dopo il termine indicato sulla confezione non creano alcun tipo di danno o di rischio alla salute".

E se avevi trasferito la pasta in un contenitore alternativo? In questo caso, probabilmente non avevi segnato la data di scadenza. Puoi comunque capire se la pasta è andata a male in altri modi.

Le caratteristiche

Non c'è una regola precisa, perché la pasta è secca e non deperisce presentando caratteristiche ben precise e riconoscibili ad occhio nudo. Diverso è il discorso della pasta fresca: quella scade dopo un paio di giorni dopo che l'hai preparata o che hai aperto la confezione e quando va a male si forma anche della muffa.

Anche la pasta secca potrebbe tuttavia subire l'umidità, se non la conservi nella sua confezione o in un contenitore ermetico. Se la pasta ti sembra umida o ha della muffa, è andata a male.

Come sempre quando si tratta di cibo, affidati quindi per prima cosa al buonsenso e ai tuoi cinque sensi: se noti qualcosa di insolito, come della "segatura" di pasta in quantità eccessive, della muffa o altre cose strane, evita di mangiarla.

Le farfalline e gli insetti

La "segatura" di cui parlavamo può infatti derivare anche dalla presenza di piccoli insetti all'interno della pasta, che sgranocchiandola lasciano questa polvere di pasta. Attenzione quindi alle farfalline e alle tarme del cibo, ma anche ai piccoli vermi e agli insetti: anche se tendenzialmente sono innocui, meglio non mangiarli!