Arancia Rossa di Sicilia IGP, un concentrato di vitamine e di tradizioni

Quando parliamo di Arancia Rossa di Sicilia IGP, ci riferiamo sostanzialmente a tre varietà, disponibili sul mercato tra dicembre e maggio: Tarocco, Moro e Sanguinello. Ma ci riferiamo anche a un prodotto dalle caratteristiche uniche, a un simbolo della cultura gastronomica dell’isola più grande del mar Mediterraneo.
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Rubrica a cura di Federico Turrisi
3 Dicembre 2020

Che cosa non dovrebbe mai mancare nella tua dispensa durante la stagione invernale (e anche primaverile)? Naturalmente una cassetta di arance. La ragione è molto semplice: questi agrumi sono tra i migliori alleati per il tuo organismo, in quanto ti garantiscono un adeguato apporto di vitamine (in particolare di vitamina C) e contengono preziosi oligominerali. Puoi consumarle alla fine del pasto oppure a merenda, puoi utilizzarle per fare spremute o marmellate, o ancora puoi aggiungerle come ingrediente per tante ricette.

Le arance però non sono tutte uguali. Per esempio, ci sono quelle con la polpa bionda, come le Navel o le Washington, e quelle con la polpa rossa. E tra queste ultime un posto d'onore spetta all'Arancia Rossa di Sicilia, che per via delle sue caratteristiche uniche e del suo metodo di produzione gode del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). Stiamo parlando di una delle eccellenze dell'agroalimentare nostrano, che quindi va tutelata e valorizzata. Tant'è che se vedi tale riconoscimento sull'etichetta di una confezione di arance rosse, significa che quel prodotto ha seguito un rigido disciplinare.

Innanzitutto, devi sapere che la zona di produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP è localizzata nella parte orientale dell'isola e comprende i territori di alcuni comuni delle province di Enna, Catania e Siracusa. Un'area in cui è presente un particolare microclima che poi determina le tipiche qualità organolettiche e la pigmentazione delle arance rosse di Sicilia, non replicabili altrove. A contribuire alla creazione delle condizioni ideali per questa coltivazione è soprattutto il vulcano Etna, che domina un territorio fertile come quello della piana di Catania.

Le varietà di arancia rossa previste dal disciplinare di produzione sono tre: Tarocco (probabilmente la più diffusa), Moro e Sanguinello. Il periodo di maturazione dei frutti varia dalla metà di dicembre fino a maggio, a seconda delle varietà. In particolare, le Tarocco hanno l'intervallo di maturazione più ampio (da dicembre ad aprile), le Moro vengono generalmente raccolte tra dicembre e febbraio, mentre la varietà Sanguinello è un po' più tardiva (febbraio-aprile). La raccolta avviene manualmente con apposite forbici e il taglio viene effettuato all'altezza del peduncolo, facendo attenzione a non danneggiare il frutto.

Il territorio siciliano è intimamente legato alla coltivazione delle arance, così come a quelle di altri agrumi (in primis, i limoni). Gli aranceti infatti fanno da sfondo a un paesaggio armonioso, inconfondibile, dove troneggia l'Etna. Non sarebbe affatto sbagliato affermare che la bellezza naturalistica della Sicilia è un tutt'uno con la sua tradizione enogastronomica e le sue radici culturali.

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Laureato in lettere e giornalista professionista, sono nato e cresciuto a Milano. Fin da bambino ad accompagnarmi c’è (quasi) sempre stato un altro…