
Una parete rocciosa, un enorme sasso, oppure un pannello artificiale. Nel momento stesso in cui ti approcci a salirci, stai compiendo un’arrampicata. Un gesto naturale, compiuto dall’uomo dai tempi più remoti, che oggi è diventato una disciplina sportiva, in cui abilità e tecnica giocano un ruolo fondamentale.
L’arrampicata può essere libera (free climbing) se viene fatta a mani nude. Naturalmente si possono usare corde, imbragatura e altro equipaggiamento che ha lo scopo solo di assicurare l’arrampicata e di limitare i danni in caso di una caduta. Si parla poi di arrampicata artificiale quando gli ancoraggi di sicurezza sono utilizzati per la progressione. Così, nell'arrampicata libera chi arrampica sale utilizzando solo le conformazioni naturali della roccia, e utilizza la corda e le protezioni solamente in caso di caduta o per appendersi, mentre nell'arrampicata artificiale chi arrampica progredisce appendendosi o issandosi usando il suo equipaggiamento.
Non sempre ti sarà possibile andare in montagna ad arrampicare. Per mantenerti allenato puoi rivolgerti a palestre e strutture che prevedono l’arrampicata indoor. Sono infatti generalmente dotate di specifici pannelli su cui sono montate delle prese, degli appigli artificiali di resina o di altro materiale. In queste palestre di arrampicata non solo ti puoi allenare durante la settimana, ma puoi anche assistere e diverse gare e competizioni molto avvincenti.
Mani nude sì, ma ai piedi si indossano sempre le scarpette da arrampicata. Generalmente si indossa l’imbrago (o imbragatura), un indumento costituito da larghe cinture di stoffa (braghe) collegate tra loro che, strette ai fianchi e alle cosce di chi le indossa, gli permettono di essere assicurato a una corda, tramite un moschettone. Esiste poi il discensore, utilizzato per le manovre di discesa con la corda, e il rinvio, un sistema di moschettoni collegati da una fettuccia di nylon per agganciare la corda a un punto di ancoraggio limitando l’attrito. I chiodi da roccia sono generalmente in acciaio e ovviamente si trovano di vari tipi, per forma e per dimensione. I nut, o dadi, sono invece piccoli blocchi di acciaio utilizzati a incastro nelle fessure delle rocce e sono dei punti a cui assicurarsi.
Se poi ti è capitato di vedere le mani di un arrampicatore avrai notato che spesso sono sporche di polvere bianca: è la magnesite, o carbonato di magnesio, una polvere di minerale utilizzata da chi arrampica per asciugare il sudore delle mani. Di solito viene raccolta in un sacchettino fissato con un piccolo moschettone all’imbragatura.
Arrampicare ti comporterà qualche caduta e qualche spellatura, ma i benefici che ti può dare questo sport sono davvero unici. Tanto per cominciare con l’arrampicata sviluppi notevolmente la forza e la resistenza: immagina la forza richiesta per sollevare il proprio corpo in verticale e la resistenza per mantenere la posizione su una parete di roccia. È uno sport completo che tonifica gambe e braccia, rinforza le spalle e scolpisce gli addominali. Il tutto in modo armonioso. In questa disciplina è poi richiesta una buona coordinazione, imparerai presto a muoverti bene per risparmiare energie e ottenere i migliori risultati con il minor sforzo possibile.
Arrampicare è poi una questione di testa: sì, un po’ testardo devi esserlo, e soprattutto devi saper accettare la sfida con te stesso per arrivare a superare i tuoi limiti. Una volta raggiunta la cima, la tua autostima ne beneficerà moltissimo! Oltretutto con questa disciplina si imparano anche a gestire le situazioni in cui lo stress è alto: ti tornerà utile anche nella vita, lontano da una parete rocciosa.
Arrampicarsi è una delle attività motorie innate dei bambini, e si tratta di una capacità che si apprende bene sotto i dieci anni di età, quindi tanto vale allenarla bene fin da subito. Come dicevamo prima, in città esistono diverse strutture e impianti per imparare ad arrampicare in totale sicurezza. Indossata l’attrezzatura che permette di muoversi in modo sicuro, in palestra si è sempre seguiti da un istruttore e non mancano i materassi su cui ci si può far cadere in assoluta tranquillità.
Inoltre, i bambini, così come anche gli adulti, possono affrontare una parete verticale con un sistema di corde particolare per cui anche cadendo non si finisce mai a terra, ma si rimane appesi alla corda, in modo da riprendere la salita senza problemi. Insomma, tra l’arrampicata e l’andare semplicemente in bicicletta, probabilmente con la prima c’è meno rischio di farsi male.
Abbiamo sentito sull'argomento il parere di Gibi Bissi, Presidente del Centro di arrampicata indoor Big Walls: "Quando una persona decide di approcciarsi all'arrampicata, la cosa migliore è iniziare facendo una prova con l'istruttore, in modo da iniziare in totale sicurezza. Anche perché se si inizia a praticare questa disciplina facendo i movimenti sbagliati, non solo si rischia di farsi male, ma anche di tenersi poi quei difetti nel tempo. Solo per fare un esempio, chi inizia ad arrampicare fa soprattutto attenzione alle mani e non ai piedi, quando invece, la posizione di gambe e piedi è fondamentale per garantire l'equilibrio e bilanciare bene il baricentro. Meglio quindi iniziare con le basi giuste. L'arrampicata ha poi bisogno di tempo, almeno un anno per capire come allenarsi in modo corretto; nel nostro centro con circa 8 lezioni si impara il movimento, ma poi bisogna metterlo in pratica e per questo ci vuole tempo e costanza. Ma ne vale la pena. I benefici dell'arrampicata sono notevoli. Qui nel nostro centro lavoriamo molto con ragazzi che hanno per esempio problemi di scoliosi o altre posture scorrette. Il movimento dell'arrampicata coinvolge tutti i muscoli del corpo, anche la mente, ed è un ulteriore vantaggio. In questa età poi aiuta a responsabilizzarsi, perché quando si arrampicata, si ha la responsabilità anche del proprio compagno".