Aurora Robson: l’artista ecologista che trasforma la plastica in opere d’arte

Aurora Robson è un’artista ecologista, o un’art-ivista: trasforma la plastica riciclata in opere d’arte affascinanti, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sul tema dell’inquinamento e della sostenibilità ambientale.
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Rubrica a cura di Sara Polotti
28 Maggio 2023

Nel panorama artistico contemporaneo emergono figure di grande rilevanza che abbracciano la missione di promuovere la consapevolezza ambientale attraverso l'arte.

Come Aurora Robson, che di base sta a New York, è canadese ed è nata nel 1972: è un perfetto esempio di artivismo, perché per le sue opere d'arte utilizza esclusivamente plastica riciclata.

L'arte ecologica di Aurora Robson

Aurora Robson è conosciuta nel mondo dell'arte contemporanea per il suo approccio unico all'arte ecologica, che combina l'estetica contemporanea con il messaggio ambientale.

Utilizzando principalmente plastica riciclata recuperata da rifiuti e scarti, Robson crea installazioni tridimensionali che prendono vita attraverso un processo di trasformazione artistica. Bottiglie di plastica, contenitori, scarti e altri oggetti di consumo diventano elementi di bellezza e riflessione. Le opere di Robson affrontano temi come l'inquinamento dei mari, la crisi dei rifiuti e la necessità di una maggiore consapevolezza ambientale, con una poetica edonistica mai urlata.

L'impatto sociale

Le opere d'arte di Aurora Robson vanno oltre il loro valore estetico: creano un impatto sociale significativo. Le installazioni di grande formato e le sculture di plastica riciclata attraggono l'attenzione del pubblico che di primo acchito rimane affascinato dalle eleganti composizioni, generando una riflessione profonda sulla relazione umana con l'ambiente naturale e il consumo eccessivo di plastica.

Le sue parole

A definire meglio il senso delle opere è la stessa Robson, che ha trascorso l'infanzia alle Hawaii e che ha quindi un rapporto strettissimo e profondo con il verde e la natura, l'acqua e gli oceani (sempre più deturpati dalla plastica):

Le mie opere sono un promemoria che ci ricorda che ogni scelta che compiamo ha conseguenze per l'ambiente. Più mi informo riguardo all'inquinamento da plastica e più mi sento motivata a fare qualcosa a riguardo. L'arte è un linguaggio globale e l'inquinamento è un problema globale. Fondere le due cose per trovare una soluzione mi sembrava la cosa più naturale da fare.

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Laureata in lettere e storia dell’arte, dal 2016 sono giornalista pubblicista. Sono vegetariana: il mio impegno green passa da lì, ma anche altro…