
Non è un frutto di fantasia, riprodotto in qualche disegno infantile o inserito in un cartone animato. La banana rosa, o rossa, esiste veramente.
Le sue origini vanno ricercate in Asia, tra le terre dell'Assam e l'Himalaya orientale, ma si tratta di una pianta erbacea che può essere coltivata senza grandi problemi anche dalle nostre parti, purché si abbia a disposizione un certo spazio.
Oltretutto, la banana rosa è un frutto commestibile dal sapore delicato, un po' acidulo, che si accompagna bene con le macedonie di frutta, i frullati e lo yogurt bianco. in ogni caso esistono diverse ricette con la banana rosa come ingrediente principale.
Originaria dell’Asia, precisamente dell’Assam (stato del nord est dell’India famoso per la coltivazione del tè) e dell’Himalaya orientale, la banana rosa è una piccola varietà di banana commestibile.
Musa velutina è il nome botanico di questa pianta erbacea che si caratterizza per il fusto eretto di colore giallo verde o rosa verde, che può raggiungere anche i 2 metri di altezza. La banana rosa ha poi lunghe e grandi foglie che si sovrappongono e lunghi piccioli che le reggono. La buccia è di un colore rosa caldo, la polpa, dalla consistenza farinosa, è di colore bianco e si contraddistingue per la sua morbidezza. Un’altra curiosa caratteristica di questo frutto è che una piccola banana rosa, lunga quanto un dito, può contenere semi molto grandi, che non sono però commestibili.
La musa velutina è una pianta erbacea che può essere coltivata sia all’interno che all’esterno, l'importante è proteggerla dalle temperature rigide e assicurarle un luogo luminoso dove poter crescere. Attenzione a rinvasarla ogni anno per permetterle di crescere senza costrizioni.
Il terreno richiesto dalla musa velutina è soffice e ricco di sostanze organiche. Se vuoi coltivare la banana rosa, devi preparare il terreno mischiando terriccio universale, torba e un po’ di corteccia sminuzzata finemente. In primavera, invece, è importante non fare mancare alla pianta del concime da pianta da fiore e frutto.
La banana rosa ha bisogno di essere esposta in un luogo luminoso, ma non deve essere esposta direttamente ai raggi solari e al loro calore. In inverno, è sempre consigliabile portare all’interno la pianta per proteggerla dalle basse temperature e ripararla da pioggia e vento
Tra marzo e ottobre innaffia regolarmente, mentre negli altri mesi invernali diminuisci le innaffiature, facendo sempre attenzione a evitare i ristagni di acqua.
La moltiplicazione della banana rosa avviene attraverso la semina. Se immersi in acqua per 24 ore circa, i semi della banana rosa possono germogliare facilmente. Diversamente, questa pianta asiatica può riprodursi anche con la divisione dei cespi. una tecnica per cui si divide la pianta madre in porzioni che, una volta sistemate nella terra, attecchiscono e diventano piante autonome.
Fai attenzione alla cocciniglia, un parassita che può rovinare le foglie della pianta ricoprendole di macchie scure. Per eliminare la cocciniglia aiutati con un batuffolo di cotone impregnato di alcol e strofina leggermente la parte intaccata; in alternativa, puoi anche lavare la pianta con del sapone, risciacquandola accuratamente. Se la situazione non migliora, non ti resta che usare un antiparassitario specifico.
Dal sapore delicato, forse un po’ acidulo, questo tipo di banana, se ben matura, è molto buona da mangiare al naturale o da aggiungere a una macedonia, a un frullato vitaminico o allo yogurt. La banana rosa si presta anche come ingredienti per torte e altri dolci da forno.
Un altro modo di gustare queste banane è quello di friggerle e farle diventare delle gustose chips: basta tagliarle a fettine e cuocerle in olio bollente. Insaporisci con un pizzico di sale e servi in tavola.
Per colazione o merenda prova invece il banana bread, o pan di banana (a questo link trovi la ricetta).