
Sulla tua tavola ora gli insetti potrebbero arrivare per davvero. E non per scelta loro, ma perché potrai decidere tu di comprarli al supermercato e portarceli.
Sto parlando delle larve del coleottero Tenebrio molitor, le cosiddette tarme gialle della farina che da oggi potrai trovare essiccate e intere come snack oppure in polvere sotto forma di farina come ingrediente per biscotti, barrette, patatine o altri piatti.
È la decisione del Comitato permanente per piante, animali, alimenti e mangimi, una branca della Commissione europea composta da rappresentanti di ciascuno Stato Membro.
Dopo la valutazione scientifica dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, tutti i Paesi hanno dato parere favorevole alla proposta avanzata nei mesi scorsi e a breve quindi la tarma gialla della farina diventerà il primo insetto a entrare ufficialmente in commercio e nei nostri piatti.
Secondo la definizione dell'Efsa, saranno dunque un Novel Food: un cibo nuovo e finora sconosciuto alle tavole europee ma anche un cibo del futuro, nutrizionalmente interessante e ambientalmente sostenibile.
Le larve gialle della farina arriveranno in commercio in due forme diverse.
Le troverai disidratati o essiccati come nuovo tipo di snack, magari da consumare a colazione o come spuntino per il pomeriggio, oppure in polvere sotto forma di farina: in questo caso, rappresenteranno l’ingrediente innovativo per altri cibi come pasta o biscotti.
In ogni caso, le larve gialle dalla farina saranno un alimento dal punto di vista nutrizionale molto interessante perché assai ricco di proteine.
Non solo: secondo la Fao, in generale tutti gli insetti sono una buona fonte di cibo sana e altamente nutriente, ricca anche di grassi, vitamine, fibre e minerali. Se ti ricordi, ce l’aveva raccontato anche la dottoressa Silvia Soligon, biologa nutrizionista, a proposito per esempio delle cavallette.
Autorizzarne il commercio e il consumo delle larve gialle della farina significa incentivare e finanziare l’allevamento e la produzione. Se l’idea ti spaventa, ti rassicuro subito.
La decisione della Commissione europea di approvare i verni del Tenebrio molitor per il consumo alimentare umano rientrerà nel cosiddetto “Farm to Fork”: un progetto europeo che, tra gli obiettivi, mira a organizzare sistemi alimentari sostenibili e a basso impatto ambientale per sostenere la transizione green della produzione alimentare dell'Ue.
Allevare questi insetti, infatti, avrà costi economici ed energetici molto più ridotti rispetto per esempio alla produzione di carne. In più, limitate saranno anche le emissioni di gas serra che, come ti abbiamo spiegato, sono tra i principali responsabili del climate change.
Secondo la FAO, inoltre, gli insetti come cibo umano devono avere un ruolo importante, oggi, nell’universo della produzione alimentare a causa dell'aumento del costo delle proteine animali, dell‘insicurezza alimentare, delle pressioni ambientali, della crescita della popolazione e della crescente domanda di proteine tra le classi medie.
Le larve gialle della farina, così come potenzialmente l’allevamento e la produzione di altri tipi di insetti, possono rappresentare un’alternativa al bestiame convenzionale. “Il consumo di insetti – ha spiegato la Commissione europea – contribuisce quindi positivamente all'ambiente, alla salute e ai mezzi di sussistenza”.
Sì, il consumo di Tenebrio molitor è sicuro anche se potrebbe avere una controindicazione. Secondo l'Efsa, il verme della farina può potenzialmente portare a reazioni allergiche nei soggetti con allergie preesistenti a crostacei e acari della polvere.
Inoltre, gli allergeni del mangime (ad esempio il glutine) possono finire nell'insetto che viene consumato: per questo verranno stabiliti degli specifici requisiti di etichettatura sull’allergenicità.
Le larve della farina diventano quindi i primi insetti integrati nel concetto di Novel Food. Se ti stai chiedendo che cosa significa, devi sapere che si tratta di alimenti nuovi, nel vero senso della parola: cibi, cioè, che non erano stati consumati “in misura significativa” dai cittadini europei prima del 15 maggio 1997, data di entrata in vigore del primo regolamento sui nuovi alimenti.
Fonte | Commissione europea