Come funziona il nuovo impianto del riciclo di plastica di Borgaro Torinese, il più grande d’italia

Sarà in grado di riciclare e gestire circa 100mila tonnellate di rifiuti plastici ogni anno. Il costo della realizzazione del nuovo impianto di riciclo è stato di 45milioni di euro e grazie alla sua tecnologia ogni rifiuto sarà sempre prezioso. Vediamo come funziona il ”Circular Plastic” del Piemonte.
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Mattia Giangaspero 8 Aprile 2024

Entra in scena una nuova tecnologia all'avanguardia per individuare tutti i diversi tipi di rifiuti plastici analizzarli e dividerli in rifiuti indirizzati verso il riciclo e rifiuti indirizzati verso la produzione d'energia. Ti sto per parlare del nuovo impianto di riciclo della plastica, progettato da due società del gruppo Iren, nato in Piemonte e precisamente a Borgaro Torinese: il suo nome è Circular Plastic e si tratta del più grande d'Italia. La sua capacità di trattamento sarà pari a circa 100.000 tonnellate annue di rifiuti plastici.

L'investimento per realizzare l'impianto è stato di 45milioni di euro e questi occupa un'area di 77mila metri quadri. Area in cui era già presente un altro tipo di impianto adibito però a compostaggio e non riciclo. In questo senso a livello nazionale si fa un passo avanti verso il miglioramento di tutta la filiera dedicata alla gestione dei rifiuti urbani e in particolar modo di quelli plastici.

Infatti Luca Dal Fabbro, presidente Gruppo Iren ha dichiarato che: “Con Circular Plastic continua il forte impegno nella gestione e trattamento dei rifiuti da parte nostra con un progetto all’avanguardia. L’innovazione e l’efficienza nell’utilizzo circolare della materia rappresentano la strategia vincente del modello industriale di Iren e valorizzano un territorio strategico come il Piemonte, attraverso impianti che garantiscono autonomia nella gestione dei rifiuti, produzione di energia e creazione di valore aggiunto”.  

Come funziona la tecnologia dell'impianto? 

La struttura dedicata al riciclo della plastica sfrutta i suoi 130 nastri trasportatori e i suoi 22 lettori ottici per individuare riconoscere e suddividere 17 tipi di polimeri e plastiche. Tutti i rifiuti successivamente verranno selezionati per dimensioni, per materiali e poi nuovamente divisi tra quelli che possono essere riciclati e quelli preparati per il recupero energetico. Nel secondo caso, se questi rifiuti non potranno essere utilizzati per il recupero energetico, finiranno nella  produzione di Bluair, agente riducente e ottimizzatore di processo nella produzione dell’acciaio, in sostituzione del carbone. Tutto questo grazie alla firma di un accordo di fornitura con Acciaierie d’Italia a Taranto.

All'inaugurazione dell'impianto era presente anche il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilbero Pichetto Fratin, il quale ha dichiarato che:

“Questo tipo di investimenti intervenuto all’inaugurazione – sono da moltiplicarsi nel Paese. Deve essere moltiplicata anche la raccolta differenziata su alcuni territori ma questo impianto è un modello per tutti. La più grande risorsa che può avere questo Paese è l’economia circolare”.