
La mindfulness si basa sul focalizzare l’attenzione sui qui e ora, senza giudicare e, soprattutto, giudicarsi. Si ritiene che permetta alle persone di controllare meglio i propri pensieri e sentimenti, piuttosto che esserne vittima. Smettere di fumare provoca l’angosciante voglia di fumare e una forte irritabilità, stati d’animo che la pratica della consapevolezza potrebbe aiutare a bilanciare. Non è ovviamente un sostituto di una terapia, ma può essere uno strumento molto utile per migliorare la propria capacità di controllo.
La pratica della mindfulness può abbattere diverse barriere che è necessario superare per liberarsi della dipendenza dal tabacco. Per fare ciò, dobbiamo prestare attenzione alla nostra voglia di fumare, adottare un atteggiamento gentile verso noi stessi e accettare ciò che sta accadendo in noi in modo da poterlo successivamente comprendere e cambiare.
La Meditazione Mindfulness ci consente di fare un passo indietro dai nostri comportamenti e pensieri automatici e dai nostri desideri di agire in base a qualsiasi emozione o sensazione. Permette anche di sviluppare un distacco tra stimolo e risposta. Quindi, mentre ci alleniamo, dissociamo i collegamenti tra ciò che ci fa venire voglia di fumare e l’atto di fumare.
La mindfulness per alcune persone può davvero essere una soluzione efficace, per altre no. É ovviamente un valido strumento, che può renderci più consapevoli di noi, delle nostre debolezze, ma anche delle nostre risorse. Quando però la dipendenza è davvero forte o si è in una fase di fragilità, si consiglia di parlarne con il medico e rivolgersi a un Centro Antifumo, perché la mindfulness aiuta ma non sostituisce un percorso di terapia, che in molti casi è l’unica strada efficace percorribile.
Per smettere di fumare esistono diversi metodi. Puoi valutare il migliore con il tuo medico, soprattutto se sei dipendente da nicotina da molti anni e non sei mai riuscito a eliminare questo vizio completamente. Puoi anche rivolgerti a un Centro Antifumo, che offrono percorsi specifici che si adattano alle esigenze soggettive di ogni singolo paziente. Di solito il trattamento inizia con alcuni test di funzionalità respiratoria (spirometria e misurazione del monossido di carbonio espirato), poi prosegue con un colloquio psicologico preliminare per capire quale è il livello di dipendenza fisica e psicologica. Successivamente si programma un percorso di disassuefazione, che può prevedere anche una terapia farmacologica ad alta intensità sono il bupropione e la vareniclina, nei casi più gravi. Mentre decidi puoi provare a: