Come sopravvivere alla quarantena per coronavirus, se hai dei figli

Scuole chiuse, smart working e virus in circolazione che sospende anche le attività extrascolastiche. Mamma e papà si preparano ad una lunga quarantena con i figli in casa da mattina a sera. Nonni? Non pervenuti (d’altronde sono la categoria più a rischio per il Coronavirus). Ecco come si può sopravvivere.
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Gaia Cortese 27 Febbraio 2020

Prima c’è stato il sollievo e la sensazione che fosse la cosa più giusta da fare. Poi il momento di realizzazione che i giorni di chiusura della scuola non sarebbero stati solo due (per i festeggiamenti di Carnevale), ma complessivamente cinque che, sistemati tra un weekend e l'atro, fanno esattamente nove giorni di figli tra i piedi.

Messa "emotivamente" da parte per un attimo l’emergenza Coronavirus, arriva l’emergenza "quarantena in famiglia", che personalmente temo ogni giorno di più. Sì, perché c’è anche un altro aspetto da considerare: gran parte dei genitori sono costretti a casa grazie allo smart working. Lo abbiamo voluto? E adesso ce lo becchiamo.

A casa mia l’emergenza quarantena è allarmante perché dilaga ogni ora che passa la virulenta propensione a considerare questi giorni come una vera e propria vacanza. I bambini pretendono di andare a letto tardi per svegliarsi poi a metà mattinata, per i compiti “tanto c’è tempo” e nel frattempo è tutto un “cosa facciamo?”. Perché se non hai una risposta soddisfacente a questa domanda, qualcosa se lo inventano loro e lì, sei fregata. Personalmente, confidando nel rientro a scuola entro settimana prossima, io sto sopravvivendo in questa maniera.

Giorno 1: a poche ore dalla sfilata dei carri, il Carnevale dei bambini viene rimandato. La buona notizia è che probabilmente la sfilata verrà posticipata di qualche settimana e il clima sarà più mite; la brutta notizia è che ho una domenica pomeriggio tutta da organizzare. Nel frattempo arriva la notizia: le scuole di Milano e Provincia restano chiuse per una settimana. Approfitto quindi per coinvolgere tutti in una passeggiata all’aperto con la scusa che bisogna portare fuori il cane. Questo diventerà nei giorni successivi il compito affibbiato alla più grande, in modo che la responsabilità di avere un quattrozampe in casa sia a poco a poco anche sua.

Giorno 2: preparare qualcosa insieme in cucina è un buon stratagemma per tenere tutti impegnati. Il più piccolo a pasticciare un po’ con gli ingredienti, la più grande a mescolare, fino a farsi venire un crampo al braccio, il composto della torta (ovviamente non si utilizza alcun frullatore elettrico appositamemte per allungare i tempi di preparazione).

Giorno 3: se i tuoi figli ancora non hanno voglia di aprire i libri, puoi dar loro il compito di sistemare la loro camera, impegnandoli in quelle che normalmente vengono chiamate "pulizie di primavera" (quest’anno in anticipo grazie al coronavirus). Eliminazione dei peluche e dei giocatttoli non utilizzati da più di sei mesi, organizzazione degli spazi e perché no, spoglio dei vestiti dell’armadio. Queste faccende possono davvero tenerli occupati gran parte della giornata, perché per liberarsi dei vestiti che non vanno più bene, potete ripiegare astutamente anche sull'abbigliamento estivo.

Giorno 4: è il momento di iniziare a fare i compiti: è servito un lungo discorso per fornire sufficienti motivazioni, ma il solo fatto di studiare insieme a mamma o papà può essere un buon motivo per aprire almeno il quaderno. E poi c’è il vantaggio che ci si può portare avanti con le materie o recuperare qualche brutto voto approfondendo di più un argomento.

Giorno 5: i nonni ancora sono irremovibli e non si sognano minimamente di tenere a casa con loro i potenziali untori da coronavirus. Anzi, ringraziano che le scuole siano chiuse perché finalmente sono esentati anche dal compito di andarli a prendere all'uscita delle 16.30. A questo punto non ti resta che un atteggiamento danese al 100%, e inventarti qualcosa in puro stile hygge. Impegnali a fare un puzzle sul tappeto, dai loro in mano tempere ad acqua e fogli in quantità, insomma, dai spazio alla loro creatività e spera che vada tutto per il meglio.

Giorno 6: se non ho sbagliato i conti siamo finalmente a venerdì. È l'ultimo giorno lavorativo della settimana. Bar e locali pubblici sono stati riaperti dopo le 18, ma puoi anche improvvisare un aperitivo a casa tua per festeggiare il termine della prima settimana di quarantena da fruitore di smart working con figli a casa. Oggi vale tutto, anche immobilizzare i pargoli sul divano davanti a una serie TV o un paio di film della Disney. Tanto domani è finalmente sabato e se puoi trascorrere un weekend fuori porta, fallo. Tenendoti però lontano dalla zone rosse.