Conosci la tua età biologica? Il test iAge può darti la risposta che cerchi (e forse anche allungarti la vita)

I ricercatori dell’Università di Stanford hanno messo a punto un test che valuta il livello di infiammazione dell’organismo e restituisce un valore che dice molto sul rischio di sviluppare malattie cardiovascolari o neurodegenerative legate all’avanzare dell’età.
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Gaia Cortese 7 Agosto 2021

Si chiama CXCL9 e per quanto possa confondersi con le innumerevoli molecole che compongono il tuo organismo, questa proteina ha qualcosa in più: ha un ruolo importante nel processo di invecchiamento.

Si tratta di una proteina prodotta principalmente nelle pareti interne dei vasi sanguigni e che, non solo è responsabile dello sviluppo di diverse infiammazioni nell’organismo, ma viene anche associata allo sviluppo delle principali malattie cardiovascolari. Se si potesse mettere fuori uso questa molecola, probabilmente si potrebbe, se non fermare, almeno rallentare il processo di invecchiamento dell’organismo. Altro che Cocoon.

Ad ogni modo, alla scoperta di questa molecola proteica e alle conseguenze del suo sviluppo, si è arrivati nel momento in cui si è voluta indagare meglio la questione dell’età biologica, che tutti sappiamo può essere inferiore a quella anagrafica (ma anche superiore).

Alcuni ricercatori dell’Università di Stanford hanno analizzato i campioni di sangue di più di mille persone di età compresa tra gli 8 e i 96 anni e, con l’aiuto di un sistema di intelligenza artificiale, hanno cercato le proteine più indicative dell’infiammazione.

Basandosi poi sul livello di infiammazione dell’organismo delle persone coinvolte nello studio, i ricercatori hanno scoperto che alcuni soggetti evidenziavano un’età biologica molto inferiore a quella anagrafica: a 19 persone centenarie è stata assegnata un’età biologica di 40 anni inferiore rispetto all’età effettiva, e ciò corrispondeva a un marcatore di infiammazione molto basso.

La ricerca è stata condotta mettendo a punto iAge, un test che valuta il livello di infiammazione dell’organismo, restituendo un valore che dice molto sul rischio di sviluppare malattie correlate all’invecchiamento, come malattie cardiovascolari o neurodegenerative. Il nuovo test è stato quindi presentato su Nature Aging, come il primo a utilizzare il parametro dell’infiammazione per calcolare lo stato dell’invecchiamento.

Se ti stai chiedendo se sia una buona idea scoprire la propria età biologica, la risposta è sì. L'orologio biologico può essere ritoccato con opportuni interventi di tipo clinico o anche sullo stile di vita. In questo modo, si può migliorare la propria salute e allungarsi la vita di qualche anno.