Contanti o Pos: quale scegliere per l’ambiente?

Il ciclo di vita di una sola banconota emette più CO2 di un’auto che percorre 8 km. È tanto? È poco? Quindi meglio il POS? Cerchiamo di fare chiarezza.
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Annatina Fanigliulo 2 Maggio 2024

Il ciclo di vita di una banconota emette più CO2 di un'auto che percorre 8 km e i pagamenti digitali hanno un'impronta di carbonio inferiore del 21%. I contanti scompariranno con la transizione verde?

La produzione delle banconote

La produzione di banconote richiede energia, alberi e materiali come cotone, nichel, rame e acciaio.
Quando pensiamo a una banconota, spesso ci limitiamo a considerarla come mezzo di pagamento, senza riflettere su cosa ci sia dietro a quel pezzo di carta. Sai veramente da cosa è composta una banconota?

Il materiale principale utilizzato per la produzione delle banconote è la carta e il cotone. Questo materiale conferisce alla banconota una consistenza resistente ma al tempo stesso flessibile.

Ma non solo: è composta anche da materiali come rame, nichel e acciaio, il cui processo estrattivo può causare danni ambientali come alterazioni del paesaggio e contaminazione delle acque.

Le altre fasi del ciclo di vita

Oltre alla produzione bisogna considerare anche le altre fasi del ciclo di vita del contante: ovvero l’emissione, il trasporto e lo smaltimento.
L’ATM ha bisogno di energia per funzionare, il trasporto di benzina e lo smaltimento avviene in discarica.

Considerando tutti questi elementi, secondo un recente studio pubblicato sul Sole 24 ore, l’ Italia è il secondo Paese in Europa che inquina di più  attraverso l’uso di banconote con  2,7 chilogrammi di anidride carbonica emessi pro capite.

Questo perché siamo il Paese più “affezionato” ai pagamenti cash. Lo studio dice infatti che in parte i cittadini, soprattutto al sud, si fidano poco dei pagamenti digitali e soprattutto c’è una percentuale molto bassa di esercenti che offre la possibilità di usare servizi cashless come PayPal e Satispay.

Quale scegliere?

Ovviamente anche i POS hanno bisogno di energia per funzionare ma secondo lo stesso studio, il cashless ha un'impronta di carbonio inferiore del 21% rispetto al contante.
Inoltre, la BCE sta lavorando per ridurre l’impatto ambientale del contante sull’ambiente e nuove soluzioni di smaltimento (non in discarica) e di riciclo delle banconote obsolete.

In generale, se vogliamo guardare tutto da una prospettiva più ampia, il contante impatta sulle emissioni totali di un singolo cittadino europeo solo per lo 0,01 %.
Per esempio  una maglietta di cotone  lavata una volta alla settimana per un anno emette 7 volte di più dell’intero ciclo di vita di una banconota e al pari di emissioni derivanti da 55 km percorsi in auto.

Quindi, tra pagare in contanti o usare pagamenti cashless è preferibile la seconda opzione. Ma a poco o nulla serve se non facciamo altre scelte più sostenibili, in generale, nella nostra vita.