
Paolo Castelletti nel suo articolo spiega come “il periodo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta ha rappresentato una fase topica nel percorso di integrazione della psicologia nel mondo dell’assistenza umanitaria".
La prima formulazione esplicita della possibilità di fondare una psicologia dell’assistenza umanitaria come disciplina autonoma è contenuta in un articolo di Alastair Ager e Maryanne Loughry dal titolo Psychology and humanitarian assistance pubblicato nel 2004 sulla rivista The Journal of Humanitarian Assistance.
Gli autori hanno messo in evidenza come negli ultimi anni si sia assistito a significativi e promettenti sviluppi nel contributo della psicologia all’assistenza umanitaria, particolarmente in tre ambiti:
In tale direzione è stato di fondamentale importanza far riferimento al PTSD in età evolutiva, visto come un nuovo strumento con cui descrivere il comportamento dei bambini coinvolti nelle guerre e nelle migrazioni forzate, esposti quindi a eventi gravemente stressanti.
Attribuendo al conflitto etnopolitico un ruolo primario nella genesi e nella cronicizzazione di molti conflitti e crisi contemporanei, le relazioni tra gruppi costituiscono uno degli ambiti di ricerca maggiormente significativi per l’aiuto umanitario.
Il supporto psicologico per gli operatori umanitari esposti a situazioni di rischio sta diventando uno dei problemi principali da affrontare, sia relativamente all’analisi del rischio, che ai fattori di resilienza, che alle strategie di supporto ai gruppi. Esiste infatti una precisa correlazione tra l’esperienza di eventi traumatici e sintomi ansiosi di rilevanza clinica, tale da provocare risposte aggressive sul piano relazionale. Inoltre, considerando il ruolo di mediazione svolto dalle risorse individuali di coping, il grado di vulnerabilità è maggiore per gli operatori al primo incarico oppure con una lunga storia di incarichi complessi.
Lo “psicologo in ambito dell'assistenza umanitaria e cooperazione allo sviluppo" è il professionista che, con i saperi, le tecniche e gli strumenti della psicologia, opera a livello prevalentemente internazionale nei seguenti ambiti: