
Il respiro è considerato ormai da decenni uno strumento per migliorare l'umore e la serenità mentale. Il Pranayama, d'altronde, è una parte fondamentale dello yoga che esiste da 4mila anni e consiste in una serie di tecniche per modificare la respirazione. Su queste basi poggia il breathwork, l'uso del diaframma per rallentare il ritmo respiratorio e alleviare ansia e stress, diventato ormai oggetto di studio in scuole dedicate.
Nel concreto, si tratta di brevi, ma intense, sedute di respirazione che permettono di accedere, già in breve tempo, a uno stato di profondo rilassamento, uno stato di alterazione che può somigliare a quello dato da alcuni oppioidi. Pensi già a qualcosa di mistico? Il concetto, in realtà, è molto pratico: il respiro ossigena il sangue e il cervello, l'ipotalamo emana endorfine che finiscono nelle ghiandole endocrine fino all'attivazione del fenomeno dell'ipofrontalità transitoria. Un trip, ma sano.
Queste tecniche sono oggetto di studi da decenni ma una revisione sistematica di tutta la letteratura scientifica a riguardo risale all'anno scorso. Questa analisi pubblicata su Nature ha analizzato studi precedenti che includevano un utilizzo importante di tecniche di respirazione e una misurazione dello stress auto-riferito, ansia o depressione su un campione di età superiore a 18 anni.
Ciò che si è notato è che gli effetti sul sistema nervoso centrale e sulla variabilità della frequenza cardiaca (HRV) sono possibili grazie a una modulazione del sistema nervoso autonomo (ANS) e all'aumento dell'attività parasimpatica, quella che, in parole povere, ci consente di rilasciare la tensione dopo un momento di forte stress. Fondamentalmente, ciò che si è riscontrato è un potenziale terapeutico delle tecniche di respirazione nel miglioramento della salute mentale, emotiva e fisica.
Sessioni di respirazione lenta e profonda sono state associate a livelli più bassi di stress auto-riferito, e di ansia e depressione auto-riferite.
Gli autori concludono ricordando che l'utilizzo del breathwork potrebbe essere accompagnato a quello della meditazione, anch'essa oggetto di un'esplorazione scientifica importante negli ultimi due decenni. Prossimamente il tema sarà senza dubbio analizzato ancora più nello specifico ma finora possiamo dire che, accanto alle terapie tradizionali, un lavoro sul respiro sia un buon alleato contro stress, ansia e depressione.
Fonte | "Effect of breathwork on stress and mental health: A meta-analysis of randomised-controlled trials" pubblicato su Nature il 9/01/2023