Cos’è il mercato libero e come incide sul mercato delle bollette

Quali sono le differenze tra i due tipi di regime? Ma soprattutto, cosa cambia con l’ingresso delle liberalizzazioni sul mercato energetico?
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Francesco Castagna 19 Ottobre 2023

Doveva entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 e invece la decisione è rimandata a metà dello stesso mese del 2024. Sto parlando del passaggio definitivo al Mercato Libero, prorogato tramite un emendamento che prevede un regime transitorio a Tutele Graduali nelle fasi successive al passaggio. Ma cosa intendiamo per mercato libero e tutelato e soprattutto in che modo incide sul costo delle bollette?

"La valutazione in corso  è sulla distinzione fra la parte dei non vulnerabili, circa 5 milioni di utenze, e i vulnerabili che sono circa 4,5 milioni di utenze. L'intenzione in questo momento è di dividere i due settori cominciando, a seguito di una campagna che deve essere molto forte, anche ad aprire al mercato libero ancorché con un sistema almeno triennale di prezzi controllati per la parte dei non vulnerabile", aveva dichiarato il ministro Pichetto Fratin.

Cos'è il mercato libero

Siamo all'interno di un discorso che riguarda il mercato energetico, ovvero il luogo in cui domanda e offerta determinano il costo dell'energia. In questa tipologia di mercato, ogni condizione economica e contrattuale viene stabilita dalle compagnie stesse che sono in concorrenza tra loro. Il mercato libero in Italia nasce nel 1999, quando durante il governo D'Alema I è stato introdotto nel nostro Paese con il decreto Bersani, volto a liberalizzare le forniture.

Ci sono delle caratteristiche che differenziano il sistema libero da quello tutelato. Principalmente stiamo parlando di forniture e commercializzazione delle bollette. Costi di rete, del contatore e le imposte rimangono uguali per entrambe le tipologie di mercato.

Qual è la situazione attuale del mercato dell'energia e del gas e quando sarà obbligatorio il passaggio al mercato libero

Attualmente, secondo le nuove cifre comunicate e diffuse da Arera, le stime sui costi sono superiori rispetto alle attese: infatti le bollette della luce nei tre mesi seguenti saranno più care del 18,6% rispetto al trimestre luglio-settembre. Questo succede proprio all'inizio della stagione invernale, dove la domanda di energia -e quindi i consumi– cresceranno per forza di cose. Il passaggio obbligatorio dovrebbe avvenire a partire dal 10 gennaio 2024, ma il governo Meloni sta già pensando di posticipare l'entrata del mercato libero, rendendola progressiva e non netta.

Quali sono le differenze tra mercato libero e mercato tutelato

Dopo averti spiegato le caratteristiche del mercato libero, è bene che tu sappia che quello tutelato si differenzia dal primo per le condizioni economiche/contrattuali. In quello tutelato infatti quest'ultime sono regolate da Arera a intervallo trimestrale.

Essendo un mercato soggetto a liberalizzazione, il regime libero è più conveniente rispetto a quello tutelato perché è la concorrenza a determinare il prezzo. Le compagnie che operano nel settore energetico possono offrire programmi fedeltà o sconti, bloccare il prezzo per un certo numero di mesi, oppure consentire offerte dual, grazie alle quali sarà possibile usufruire di un unico gestore sia per il gas che per l'energia elettrica. Sostanzialmente con il mercato libero sarà possibile scegliere tra tariffe monorarie o biorarie, valutare la convenienza sul prezzo in base al rapporto con i Kilowattora, e scegliere la modalità di pagamento.

Vantaggi e svantaggi del mercato libero

Essendo un mercato soggetto a meno regolamentazioni rispetto a quello tutelato, il mercato libero ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. La scelta del fornitore, la competitività dei prezzi e il servizio personalizzato rientrano nelle condizioni vantaggiose di questo regime; mentre la complessità della scelta dei gestori dell'energia, il possibile aumento della volatilità dei prezzi e la necessità di una regolamentazione per evitare scelte contrarie alla concorrenza fanno parte degli svantaggi.

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