Cos’è una Doula? Se sei in dolce attesa potresti volerne una al tuo fianco

L’insicurezza e il timore di non farcela, l’impegno della famiglia e a volte la solitudine sono aspetti da non sottovalutare quando una donna è in dolce attesa, ma anche dopo il parto. Un aiuto concreto può arrivare da una figura che in Italia ancora pochi conoscono: la Doula.
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Gaia Cortese 7 Marzo 2019

Cos'è una Doula? E come aiuta una futura o neo-mamma? Lo abbiamo proprio chiesto a chi ha deciso di diventarlo. Giulia Landini è Doula, Custode della Nascita e del sacro Femminile, Moon Mother e Conduttrice di Respiro Circolare. Ma è anche una mamma di due bambini. L'abbiamo incontrata per capire quanto possa essere importante avere una Doula in aiuto.

Chi è una Doula?

La Doula è una figura non sanitaria di accompagnamento, che sta vicino alla famiglia nel periodo pre parto, nel parto e nel post parto. La Doula sta accanto alla madre e al padre, ai fratellini e alle sorelline: Dana Raphael, nel suo libro “The tender gift”, descrive la Doula come “uno o più individui, spesso di sesso femminile, che danno incoraggiamento psicologico e assistenza alle donne che hanno appena partorito”.

Che tipo di formazione deve avere una Doula?

In Italia ci sono diverse scuole che formano Doule, per esempio Eco Mondo Doula, Adi Italia, Le 13 Doule. Poi ci sono le formazioni internazionali come il Dona International dove sto completando la mia formazione.

Giulia Landini è Doula e mamma di due bambini.

Quali sono le principali difficoltà che può incontrare una mamma prima o dopo il parto?

Prima del parto possono esserci difficoltà a livello emotivo, perché magari la mamma non accetta completamente la sua gravidanza, oppure insorgono in lei paure e dubbi, soprattutto legati al parto o all'allattamento. Studi recenti dimostrano che il bambino dal sesto mese di gravidanza é in grado di sentire le emozioni della madre. Possono esserci anche gravidanze difficili, dove la mamma è costretta a letto ed emotivamente vive la paura di perdere il suo bambino. Queste emozioni vanno protette, ascoltate e lasciate andare. Dopo il parto, c'e' l'avvio dell'allattamento, la delicata fase di conoscenza tra il nuovo arrivato e i membri della famiglia, la stanchezza del parto, la rielaborazione del parto, il nuovo equilibrio familiare da ricreare. La mamma si sente spesso sola e lasciata a se stessa, la Doula la sostiene e la fa sentire competente.

Come può aiutarti durante la gravidanza una Doula?

La Doula può aiutare la mamma in modo pratico se la gravidanza è a rischio, facendole la spesa, cucinando o aiutandola con i bambini più grandi se sono presenti in famiglia. La sostiene emotivamente e la indirizza eventualmente a professionisti che possono aiutarla ancor più concretamente. Se la gravidanza è fisiologica, quello della Doula è più un ruolo più di preparazione spirituale ed emotivo della mamma; può organizzare insieme a lei il post parto, la cerimonia di passaggio dallo stato di gravida a madre, chiamato Blessing Mother.

E cosa può fare dopo la nascita del bambino?

Dopo il parto a mio avviso la Doula è ancora più importante. Il suo ruolo è quello di sostenere la famiglia nel delicato passaggio: è un po' come un'ancora alla quale la mamma, il papà o i fratellini e le sorelline, si aggrappano quando le ondate di insicurezza arrivano. La Doula lavora su più fronti: quello pratico, quello emotivo, quello psicologico. Dal punto di vista pratico, la Doula svolge quelle mansioni pratiche di cui una neo famiglia abbisogna, dal fare la spesa, cucinare, rassettare casa, soddisfare i bisogni della mamma impegnata col neonato, badare ai fratellini se presenti, sbrigare le urgenze di casa, preparare la borsa per l'ospedale e, se è una Doula di parto, alcuni ospedali le permettono l'ingresso durante il parto stesso. Nell'aiuto pratico, la Doula ha un altro fondamentale ruolo: quello di convogliare le conoscenze inerenti al post-parto e al parto, e di portarle alla madre, rimandando dove vi sia necessità ai professionisti sanitari e non del caso. Emotivamente ha un ruolo centrale, poiché la Doula è una figura di accoglienza della famiglia, un'ascoltatrice neutrale ed empatica, che non offre giudizio o punto di vista personale, ma che accoglie completamente tutto quello che la madre e il padre le comunicano. È una spalla su cui piangere, sono le mani che asciugano le lacrime di stanchezza e commozione, sono le braccia nelle quali cadere al termine di una giornata sfinente. A livello psicologico, la Doula è una facilitatrice, poiché aiuta la madre a comprendersi attraverso il sostegno e l'ascolto attivo. Facilita l'ingresso del nuovo equilibrio familiare.

Che differenza c’è tra il lavoro dell’ostetrica e quello della Doula?

Le due figure sono completamente diverse, ma a mio avviso complementari. L'ostetrica è una figura sanitaria, la Doula no. L'ostetrica si occupa della madre sia a livello medico, ma anche emotivo: sono moltissime le ostetriche che oggi lavorano a domicilio e che seguono la madre in un percorso olistico della gravidanza. La Doula interviene laddove l'ostetrica ha già compiuto il suo lavoro, una volta che ha partorito appunto, ma anche nei mesi successivi al parto; è un aiuto pratico, ma anche di sostegno emotivo, e di rimando ai vari professionisti dei quali la madre potrebbe aver bisogno, soprattutto dopo il parto. La Doula non mette mai le mani addosso alla mamma, non offre consigli sanitari, ma rimanda a ostetrica e ginecologa, e sostiene sempre ciò che gli specialisti consigliano alla mamma, anche se personalmente si trova in disaccordo. La Doula è sempre in accordo con le esigenze della madre.

È diffusa in Italia come figura professionale?

Negli ultimi anni, vi è un incremento di questa figura anche nel nostro Paese. La strada da fare però è ancora lunga, soprattutto se confrontiamo la sua diffusione in altri paesi come Inghilterra e Stati Uniti, dove avere la Doula accanto all'ostetrica è la normalità.

Pensi che il sistema sanitario nazionale dovrebbe fare di più come assistenza nei confronti delle neomamme?

Penso che prima di tutto le neomamme dovrebbero sentire che possono chiedere aiuto, che ci sono delle figure a loro dedicate, che essere assistite emotivamente nel post parto è doveroso, nei confronti di se stesse e del bambino che ci ha scelte. Sarebbe poi sicuramente ottimo se il sistema sanitario nazionale riconoscesse questa figura e la sostenesse.

Perché sei diventata una Doula?

Perché la solitudine che ho sofferto in entrambi i miei post parto è inenarrabile: la mia famiglia era lontana ed io non sono stata capace di chiedere aiuto. Se avessi conosciuto la figura della Doula, sicuramente l'avrei voluta con me. Avere un post parto sereno è fondamentale, perché ciò permette di creare una relazione d'amore col proprio bambino pura, non "inquinata" dalle paure e dal senso di abbandono che spesso una madre prova durante i mesi successivi al parto.