Cozze e vongole alleate nella lotta all’inquinamento: i loro gusci assorbono anidride carbonica

In Italia ogni anno vengono prodotte 72 mila tonnellate di cozze e vongole, che sottraggono 13 mila tonnellate di CO2 all’ambiente. Secondo uno studio dell’Università di Ferrara, ogni chilo di molluschi riuscirebbe, attraverso i gusci, a immagazzinare fino a 254 grammi di anidride carbonica.
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Martina Alfieri 25 Ottobre 2022

L’anidride carbonica è il gas serra più noto e tra i più difficili da contrastare nella lotta all’inquinamento. Oggi, grazie a un nuovo studio condotto dall’Università di Ferrara, sappiamo che esistono degli alleati anche nelle acque italiane: si tratta delle cozze e delle vongole veraci. Questi molluschi, attraverso il loro guscio, sarebbero capaci di immagazzinare CO2, eliminandola così dall’ambiente.

Lo studio Manila clam and Mediterranean mussel aquaculture is sustainable and a net carbon sink ha considerato le capacità di sottrarre anidride carbonica da parte di vongole veraci e mitili allevati nella Sacca di Goro, il principale sito di produzione in Europa, nell'area del Delta del Po. Ciò che è emerso è che ogni chilo di vongole veraci è in grado di “mangiare” 254 grammi di CO2, mentre le cozze ne assorbono 146 grammi.

L’anidride carbonica che viene emessa per l’allevamento dei molluschi è perfino minore di quella che viene catturata: l’allevamento di un chilo di vongole genererebbe 22 grammi di CO2, quello di cozze 55 grammi. L’impatto climatico della produzione di queste due specie è dunque davvero molto basso.

Solo pochi settori alimentari hanno il potenziale di servire come attività di stoccaggio del carbonio per diminuire le emissioni antropogeniche di CO2 – si legge all’interno della ricerca – e l'acquacoltura dei molluschi è potenzialmente uno di questi”.

Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Science of The Total Environment, solo nel 2020 le 12.800 tonnellate di vongole veraci allevate nella Sacca di Goro avrebbero abbattuto 3.000 tonnellate di anidride carbonica. Inoltre, calcolando che in tutta Italia vengono prodotte circa 27 mila tonnellate di vongole e 72 mila tonnellate di cozze, ogni anno grazie ai molluschi verrebbero eliminate dall’ambiente quasi 13 mila tonnellate del noto gas climalterante.

Sappiamo che, in generale, la produzione alimentare ha una grande responsabilità sui livelli di gas serra nell'atmosfera: gli allevamenti intensivi, da soli, sarebbero responsabili del 15% di tutte le emissioni. Per questo, per contrastare la crisi climatica sarà sempre più importante rivedere anche il modo in cui produciamo ciò che mangiamo e prediligere filiere a impatto zero o addirittura, come nel caso di vongole e cozze, “carbon negative” che sottraggono più CO2 di quella che rilasciano.