Dalla Forest Therapy al Joyscroll islandese: immergersi nei suoni e nei colori della natura allontana ansia e stress

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. Anche in lockdown. Sull’evidenza dei benefici dati dalla Forest Therapy, l’Ente turistico islandese ha lanciato un sito con oltre 22 metri di scroll di immagini e suoni della natura in grado di alleviare ansia e stress.
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Gaia Cortese 28 Dicembre 2020

Respira. Guarda. Ascolta. Dodici minuti di immersione nella natura, nello specifico, in una foresta, per allontanare ansia, paura e preoccupazioni.

Lo scorso 21 marzo Francesco Becheri, Responsabile scientifico e psicologo della Stazione di terapia forestale di Pian dei Termini, in provincia di Pistoia,  pubblicava su YouTube un video della durata di 12 minuti con immagini e suoni della foresta. "Pillole di salute per l’emergenza", così titola il video, voleva e vuole essere uno strumento per immergersi in maniera contemplativa in un contesto naturale che ancora oggi è parzialmente precluso a gran parte delle persone. lo scopo? Trarne beneficio.

D’altronde, quella che viene definita come “terapia forestale” è un trattamento oramai definito e riconosciuto, nato negli anni Ottanta in Giappone e che, dopo trent’anni di ricerca, ha dimostrato di essere uno strumento valido per avere benefici non solo a livello di stress percepito, ma anche sull’umore e sul sistema immunitario.

A sostenere la tesi è anche una ricerca recentemente pubblicata sull'International Journal of Environmental Research and Public Health, che mostra come si possano avere benefici nel guardare video e immagini di foreste anche stando comodamente seduti sul divano di casa propria.

Lo studio

Lo studio sempre condotto da Francesco Becheri in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Università di Firenze e il Club Alpino Italiano, ha coinvolto un centinaio di volontari italiani nella fase conclusiva del primo lockdown, tra fine aprile e inizio maggio. Ai partecipanti, divisi in due gruppi, è stato chiesto di guardare un video ogni mattina e per 5 giorni di seguito, prima di ascoltare le notizie del telegiornale.

Così mentre il primo gruppo guardava un video con immagini di fronde di alberi, boschi e foreste, il secondo gruppo guardava un filmato con un panorama esclusivamente urbano, senza traccia di vita umana. Tutti i giorni i volontari rispondevano a dei questionari, sia prima che dopo aver guardato i video, in modo da valutare il loro stato di ansia e in particolare eventuali manifestazioni fisiologiche associate, come il battito cardiaco accelerato e la respirazione affannosa.

Al termine dello studio chi aveva guardato il filmato delle foreste evidenziava una riduzione significativa dell'ansia e delle manifestazioni fisiche ad essa associate, diversamente da chi aveva guardato i video "urbani" che non mostrava alcun effetto rilevante.

L'idea geniale dell'Islanda

Da lockdown a zona rossa la maggior parte della popolazione ancora oggi si vede limitata negli spostamenti, e va da sé che le passeggiate nel bosco siano diventate piuttosto complicate da attuare. L'Ente del turismo islandese, credendo fermamente nei benefici della Forest Therapy, ha così deciso di lanciare Joyscroll, un sito che presenta uno scroll di 22,7 metri, riempito di suggestive immagini di contesti naturali e musiche rilassanti.

Perché proprio 22,7 metri? Perché secondo uno studio questa è la lunghezza dei nostri scroll su smartphone effettuati ogni giorno, quando cerchiamo news sul Covid-19, notizie che finora non sono così confortanti.

Scorrendo il tuo dito su Joyscroll vedrai quindi fiumi e cascate, boschi e foreste, vulcani e geyser, tutta la natura che un'isola come l'Islanda può offrire e che torneremo ad apprezzare quando torneremo a pianificare un viaggio.