Diego, il ragazzino disabile “che non si arrende mai”, sarà nominato Alfiere della Repubblica

Quando aveva 8 anni, Diego Barbieri è rimasto vittima di un tragico incidente che gli ha provocato problemi alla vista e gravi difficoltà motorie. Ma lui non si è mai arreso, ha continuato a praticare sport e a fare le escursioni in montagna con i suoi compagni. “Un esempio di riscatto e forza morale”, ha commentato il Presidente Sergio Mattarella.
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Giulia Dallagiovanna 15 Marzo 2021

Ci sono persone che dopo un incidente che le ha rese disabili non si arrendono. Non solo. Trascinano gli altri che stanno attorno a loro e gli danno forza. E non sono sempre anziani saggi o adulti supereroi. A volte, sono semplicemente dei ragazzini con molto coraggio. Come Diego Barbieri, che a 14 anni verrà nominato Alfiere della Repubblica. Il merito è anche del suo insegnante di Lettere che durante il lockdown ha deciso di raccontare la storia di Diego in una lettera indirizzata nientemeno che al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ma chi è Diego, il ragazzino che "non si arrende mai"? Il suo paese d'origine è San Martino di Paravanico, in provincia di Genova. All'età di soli 8 anni rimane vittima di un terribile incidente: gli si ribalta addosso un macchinario che il padre utilizzava per tagliare la legna. Lo colpisce alla testa. Dopo quattro mesi di operazioni neurochirurgiche all'Ospedale pediatrico Gaslini di Genova e una diagnosi di stato vegetativo, Diego ha riaperto gli occhi.

Trascorre un intero anno, ma alla fine il bambino riesce a tornare a casa. Ricomincia a mangiare, a parlare e addirittura a camminare. Rimangono però problemi alla vista e gravi difficoltà motorie. Eppure, Diego non smette di praticare sport. Gioca a calcio, va in bicicletta, ma anche a nuotare e a sciare. Sembra che non lo possa fermare più nulla.

La sua attività preferita probabilmente diventano le escursioni assieme al gruppo del CAI di Bolzaneto e di Sampierdarena: di solito quei sentieri venivano percorsi da ragazzini affetti da autismo che in questo modo socializzavano più facilmente. Per la prima volta però arriva anche uno studente con difficoltà motorie.

E adesso, Diego ha un'arma in più: una jolette, ovvero una carrozzina con ruote pensate apposta per i sentieri di montagna, che può utilizzare quando si stanca. In realtà, spesso e volentieri è lui a trasportare i compagni. La carrozzina gli è stato donato dal Lions Club, che ha raccolto i fondi attraverso una lotteria di beneficenza. Perché tutti sono ispirati dal suo esempio.

Per questo motivo, Sergio Mattarella lo ha definito "un esempio di riscatto e forza morale, un punto di riferimento per gli amici e i compagni di scuola". E ha aggiunto: "La qualità della sua presenza, la sua determinazione nell'affrontare e sopportare la fatica hanno migliorato tutta la comunità scolastica".