Distrarre i bambini piccoli con tablet o smartphone è una pessima abitudine

Quanti genitori cercano “aiuto” in un tablet o uno smartphone per calmare i propri figli? Più di quelli che si creda. Basta guardarsi attorno, in un ristorante, un centro commerciale o anche tra le quattro mura domestici. Uno studio scientifico lancia però un allarme: potrebbe nuocere al comportamento futuro del bambino.
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Gaia Cortese 21 Dicembre 2022
* ultima modifica il 19/07/2023

Calmare il proprio figlio in età prescolare usando uno smartphone o un tablet, non è affatto una buona idea. Anche perché è un'abitudine che nel tempo viene associata ad una serie di difficoltà comportamentali.

A lanciare l'allarme è uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association Pediatrics, condotto dagli scienziati dell'Università di medicina del Michigan. Il team di studiosi, guidato dalla Dottoressa Jenny Radesky, ha coinvolto 422 genitori e altrettanti bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni.

Nel periodo tra agosto 2018 e gennaio 2020, gli adulti partecipanti hanno riportato le proprie abitudini di utilizzo dei dispositivi elettronici, mentre i ricercatori hanno raccolto ogni informazione utile sulla reattività e la disregolazione emotiva dei bambini. Stando a quanto emerge dallo studio universitario, l'uso frequente di dispositivi come smartphone e tablet per tranquillizzare i bimbi tra i 3 e i 5 anni è stato associato a una maggiore disregolazione emotiva nei bambini, in particolare nei maschi.

Come ha spiegato la Dottoressa Jenny Radesky, "i dispositivi elettronici possono sembrare uno strumento innocuo per ridurre lo stress dei più piccoli, ma potrebbero provocare una serie di conseguenze a lungo termine. Specialmente nella prima infanzia, questi oggetti possono sostituire le opportunità di sviluppo di metodi indipendenti e alternativi per autoregolarsi". 

Secondo quanto evidenziato dallo studio, l'associazione tra l'uso di smartphone e tablet e le conseguenze emotive era particolarmente evidente in ragazzi e bambini che manifestavano iperattività, impulsività e un forte temperamento.

"Il periodo che intercorre tra l'asilo e la scuola rappresenta un momento molto delicato nello sviluppo dei bambini, che in questa fase tendono a mostrare più frequentemente comportamenti come scatti d'ira o emozioni intense – ha spiegato la Dottoressa Radesky -. Le strategie genitoriali basate sull'uso di dispositivi elettronici possono sembrare particolarmente efficaci per gestire le situazioni critiche, ma queste scelte possono comportare rischi più elevati per i bambini".

Diversamente è dimostrato che altri metodi "calmanti" possono favorire lo sviluppo delle capacità di regolazione delle emozioni. Un esempio? Le zone di colore. Secondo gli autori dello studio, “I bambini piccoli hanno difficoltà a ragionare in termini di concetti complessi e astratti come le emozioni, per cui può essere utile sperimentare le zone di colore. Il blu è associato alla noia, il verde alla tranquillità, il giallo all'ansia e il rosso alla rabbia. Queste correlazioni possono rendere più semplice la gestione delle emozioni".

Un altro metodo utile è quello di insegnare una comunicazione più chiara. Già solo spiegare a loro quanto sia più facile controllare l'utilizzo di smartphone e tablet impostando un timer, può facilitare l'autoregolazione dei bambini.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.