Dove si buttano gli scontrini della spesa: carta o raccolta indifferenziata?

Un errore comune forse anche ai più attenti al riciclo dei materiali. Quante volte è capitato anche a te di buttare lo scontrino della spesa nel bidone della carta? L’apparenza inganna, perché la carta dello scontrino non è semplice carta. Vediamo insieme come poter riciclare ricevute del bancomat e scontrini fiscali senza sbagliare.
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Gaia Cortese 8 Aprile 2019

Dopo la guerra aperta alle buste di plastica, ai cotton-fioc, alle cannucce e alla plastica monouso, è la volta degli scontrini di carta. Dall’apparenza ingannevole, data dal materiale di cui sono costituiti, in realtà gli scontrini NON possono essere buttati nel contenitore per il riciclo della carta.

L’attenzione sugli scontrini di carta ha origine da una recente notizia relativa all’impegno preso dalla California per metterli al bando e sostituirli con quelli elettronici. Un proposta di questo tipo non si era mai sentita negli Stati Uniti prima d'ora, e probabilmente neppure nel resto del mondo ma, secondo l’organizzazione no profit Green America, ogni anno negli USA vengono abbattuti 10 milioni di alberi solo per produrre scontrini di carta e l’intero processo produttivo richiede ben 79 miliardi di litri di acqua. Insomma, molto poco ecosostenibile.

Ma non finisce qui. La carta degli scontrini non può neppure essere riciclata perché è rivestita da sostanze chimiche che la rendono più leggibile. Oltretutto, sempre secondo Green America, “quando tocchiamo gli scontrini, la nostra pelle assorbe in pochi secondi le sostanze chimiche che fanno parte del rivestimento”.

Dove si buttano quindi gli scontrini di carta? Abbiamo visto che il bidone della carta non è il loro posto. Questo perché per quanto la carta degli scontrini sembri carta normale a tutti gli effetti, in verità si tratta di una carta termica i cui componenti reagiscono al calore e possono creare problemi nella fase di riciclo. La carta degli scontrini su un lato è infatti coperta da un colorante e da un agente di reazione che fa cambiare colore al foglio nei punti in cui viene riscaldato: l’inchiostro si trova già dentro la carta e compare ogni volta che viene sottoposto a delle reazioni.

La carta termica è stata introdotta in tempi recenti per aumentare la durata dello scontrino, in modo da poterlo utilizzare come garanzia d'acquisto. Da qui ha origine l'errore molto comune, commesso da molti, di gettare gli scontrini nel bidone della carta: prima si poteva farlo perché erano fatti di semplice carta, ora non più per la ragione appena descritta. Stesso discorso per gli scontrini erogati dal Bancomat, sulla cui videata spesso si legge la dicitura "Scelta non ecologica" nel momento in cui ti viene richiesto se vuoi o meno stampare la ricevuta del prelievo.

Gli scontrini di carta purtroppo sono destinati alla raccolta indifferenziata. Non si possono riciclare, ma considerato l’elevata quantità di scontrini stampati ogni giorno, sarebbe più che opportuno trovare un sistema che ne permetta il riciclo.

Fonte | Marevivo