Mimosa in più, mimosa in meno, resta sempre un grande problema: una volta appassiti questi fiori, dove si buttano? Purtroppo infatti il rischio di uno smaltimento errato potrebbe portare questi rifiuti in impianti di incenerimento, con relative emissioni di CO2 generate solo a causa di una nostra disattenzione. I fiori appassiti si smaltiscono nell'umido se si tratta di piccole quantità, se invece parliamo di grandi quantità di fiori, allora questi vanno portati alle isole ecologiche che trovi nel tuo quartiere.

Il giorno della Festa della Donna, l'8 marzo di ogni anno, è tradizione regalare al genere femminile un mazzo di mimose. La tradizione è antica e risale al 1946, quando due donne decisero di scegliere come simbolo di questa ricorrenza. Furono Rita Montagnana, antifascista e partigiana e Teresa Mattei, storica militante comunista, due donne dell'Unione Donne d'Italia che proposero come simbolo il rametto di mimosa, in quanto rappresenta la forza, l'energia e la tenacia delle donne. Da quel momento, ogni anno, gli italiani sono soliti regalare un rametto di mimosa a tutte le donne che conoscono, per ricordare l'importanza della parità di genere, del rispetto e dell'amore verso le donne.

Purtroppo però, a causa di un mondo sempre più caldo e degli effetti dei cambiamenti climatici in corso, la produzione di mimose in Italia è ogni anno sempre più in calo. Non solo nel 2023, a causa della siccità, il nostro Paese ha dovuto dire addio a una mimosa su tre, ma nel 2024 queste piante sono cresciute un mese prima. La natura sta risentendo del forte caldo, che stravolge i suoi cicli. Il 2023 infatti è stato l'anno più caldo mai registrato finora, con un aumento medio della temperatura globale di 0,98°C e il 30% in meno. Il 2024 non è da meno, Gennaio infatti è stato già indicato come il mese più caldo di sempre, diventando quindi l'ottavo mese di fila più caldo mai registrato per il rispettivo periodo dell'anno.