Estate 2020: come i cani bagnini potrebbero aiutare a tenere aperte le spiagge libere

Te lo sarai chiesto diverse volte in questi se e come sarà la stagione balenare che ci aspetta, mentre l’emergenza Covid-19 non è ancora rientrata. La Scuola Cani Salvataggio di Firenze ha una proposta per mantenere aperte anche le spiagge libere e non creare discriminazioni tra chi si può e chi non si può permettere di affittare lettino e ombrellone.
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Giulia Dallagiovanna 24 Aprile 2020

Mentre le anticipazioni sulla fase 2 si fanno sempre più insistenti, c'è un'altra domanda che ti sarai posto almeno una volta negli ultimi giorni: quest'estate potrai andare al mare? Quasi tutti gli esperti rassicurano che un tuffo in acqua si potrà fare, ma ci saranno delle regole da rispettare. I piani circolati finora sembrano concentrarsi soprattutto sugli stabilimenti privati, tanto che c'è chi ha cominciato a chiedersi come si potrà fare per le spiagge libere. Non si può pensare infatti a una stagione balneare che discrimini chi non può permettersi di affittare lettino e ombrellone ogni giorno. Una proposta per far fronte ai problemi di organizzazione arriva dalla Scuola Cani Salvataggio di Firenze e punta proprio sui bagnini a quattro zampe.

"Ci siamo addestrati tutto l'inverno e le nostre 350 unità cinofile sono pronte – ci spiega Salvo Gennaro, presidente e responsabile della scuola per il territorio della Toscana a la provincia di La Spezia, – possiamo quindi fornire supporto come vigilanza attiva, soprattutto durante il weekend, quando l'affluenza aumenta. Spesso infatti i comuni non hanno i fondi per organizzare un piano sicurezza e assumere bagnini per le spiagge libere".

I cani potrebbero aiutare a mantenere il metro di distanza di sicurezza

Loro invece sono un'associazione di volontari, ma che da oltre 20 anni ha un accordo con la Guardia costiera per presidiare quei tratti di spiaggia che rimangono più scoperti. Ma come possono aiutare i cani nel pieno dell'epidemia da Covid-19? Prima di tutto, non ci sono prove che trasmettano il virus, anche se il Ministero della Salute invita a rispettare sempre le più elementari norme igieniche, e quindi possono intervenire nel momento in cui bisogna superare il metro di distanza di sicurezza.

"Se dobbiamo aiutare una persona in difficoltà in acqua – prosegue Gennaro, – si può accompagnare il cane fino a lei e poi attendere che si aggrappi all'imbrago galleggiante che indossa l'animale. In questo modo, l'accompagnatore può mantenere la distanza di sicurezza, mentre il cane trascina la persona salvata a riva. Quando invece si interviene su qualcuno in stato di incoscienza, abbiamo proposto di utilizzare anche noi le maschere di Decathlon per schermare il suo viso a aiutarlo prevenendo il rischio contagio. Si potrebbero anche modificare in modo da evitare che si appannino".

Naturalmente sono solo idee, proposte per spronare tutti gli addetti ai lavori e gli interessati a mettersi insieme e a fare cerchio. Lo scopo infatti è quello di permettere a tutti di godersi qualche giorno di svago, dopo intere settimane passate in casa.

"Un'altra possibilità è quella di aiutarsi con un rescue band, una cintura di salvataggio che il cane può trascinare, stringendola in bocca per la cima. Oppure gli si può lanciare un baywatch, nel caso fosse affaticato e, di nuovo, l'animale può tenere l'altra estremità. In questo modo si preserva il distanziamento".

Il contagio avviene infatti per inalazione, mentre è improbabile che sia l'acqua del mare a veicolare il virus, dal momento che le particelle infette verrebbero diluite in una dista così vasta e attraversata da correnti. Inoltre, essendo presenti sulle spiagge, queste unità cinofile potrebbero anche aiutare nella sorveglianza del rispetto delle regole. Spiegare ai bagnanti come debbano comportarsi ed evitare che si creino assembramenti sarà infatti fondamentale per questa strana stagione estiva che sta per arrivare.

Credits photos: Scuola Cani Salvataggio di Firenze