Volteggi, salti e acrobazie: la ginnastica artistica è per pochi super allenati

Tra anelli, sbarre e parallele, la ginnastica artistica è una disciplina sportiva decisamente completa perché grazie alla complessità dei movimenti che si eseguono tra volteggi, salti e atterraggi coinvolge tutti i muscoli del corpo.
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Gaia Cortese 22 Novembre 2021

Cassina, Chechi,  Ferrari sono solo alcuni dei nomi degli atleti più forti che si sono distinti nella disciplina della ginnastica artistica. Forse dalle loro evoluzioni acrobatiche abbiamo una vaga idea di questa disciplina sportiva, che si distingue in diverse specialità, a seconda sia praticata da uomini o donne.

Spesso confusa con la ginnastica ritmica, che si pratica con la musica e utilizza diversi oggetti di scena come nastri, palle e cerchi, la ginnastica artistica è una disciplina sportiva che si contraddistingue per le incredibili acrobazie eseguite dagli atleti.

Tra anelli, sbarre e parallele, la ginnastica artistica è sicuramente una disciplina sportiva in grado di sedurre chiunque abbia la possibilità di assistere a una gara di alto livello.

La ginnastica artistica

Cos'è

La ginnastica artistica è una delle quattro discipline olimpiche che rientrano nell’area della ginnastica e può essere sia maschile sia  femminile. Nel primo caso prevede sei diverse specialità, denominate dai diversi attrezzi utilizzati: corpo libero, volteggio, parallele, cavallo, anelli e sbarra; nel secondo caso, se quindi è femminile, prevede quattro diverse specialità: corpo libero, volteggio, parallele, trave.

Storia

La ginnastica artistica era già praticata nell’Antica Grecia anche se non era propriamente la stessa ginnastica di oggi: si trattava più che altro di un mix tra atletica leggera, lotta e pugilato. Essendo ritenuta un’attività destinata solo agli schiavi, in epoca romana, la ginnastica artistica non viene più praticata.

In ogni caso la ginnastica artistica torna in auge dopo l’anno mille e in tempi più moderni, intorno al XIX secolo, il pedagogista Friedrich Ludwig Jahn inaugura a Berlino la prima palestra pubblica all’aperto, introducendo anche l’uso degli attrezzi; poco più tardi il ginnasta ed educatore tedesco Adolf Spiess inizia a dedicarsi alla ginnastica collettiva; dalla fusione dei  due metodi, quello di Jahn e quello di Spiess, nasce la moderna ginnastica artistica.

Nel frattempo la ginnastica artistica inizia a diffondersi anche in Italia e tra il 1830 e il 1860 nascono diverse associazioni ginniche che federandosi nel 1869 a Venezia danno origine alla Federazione Ginnastica d’Italia. Dodici anni più tardi viene fondata a Liegi la Federazione Internazionale di Ginnastica.

Attrezzi

Trave di equilibrio

Attrezzi maschili

Parallele asimmetriche  

Introdotte in occasione dei Giochi Olimpici di Helsinki, nel 1952, le parallele asimmetriche, o pari, consistono in due staggi posti a differenti altezze che permettono all’atleta di passare dall’uno all’altro. Sono formate da una struttura in legno con un’anima in metallo e sono regolabili in altezza. Il ginnasta deve compiere delle evoluzioni al loro interno, senza mai toccare il suolo con i piedi.

Anelli

Sugli anelli l’esercizio ha una durata di circa un minuto. Il ginnasta deve compiere dei passaggi dinamici tra una posizione e l’altra, sfruttando la muscolatura di tutto il corpo. Al termine dell’esercizio, compie un salto che viene chiamato “uscita”.

Sbarra

La sbarra è un attrezzo molto simile alle parallele simmetriche delle ginnaste, ma costituito da un solo staggio. Attraverso un movimento denominato granvolta, il ginnasta esegue vari movimenti sfruttando l’energia cinetica e sfruttando l’elasticità della sbarra.

Cavallo con maniglie

Questo particolare attrezzo è alto da terra poco più di un metro (per la precisione 105 cm) ed è dotato di maniglie alte 15 cm, montate parallelamente. L’atleta deve tenersi sull’attrezzo con le mani e compiere particolari movimenti come la sforbiciata e il mulinello, che consistono in rotazioni di gambe e braccia in appoggio sulle diverse parti dell’attrezzo.

Attrezzi femminili

Trave di equilibrio

La trave di equilibrio è una specialità esclusiva della ginnastica artistica femminile: lungo un attrezzo largo 10 cm e lungo 5 m, posto a 1,20 m dal suolo, la ginnasta esegue evoluzioni, giri, salti ed elementi acrobatici estremamente complessi, nel tempo massimo di 60 secondi.

Corpo libero

Per quanto riguarda il cosiddetto corpo libero, in questo caso l’atleta utilizza una pedana quadrata il cui lato misura 12 metri. La pedana permette di eseguire, salti, volteggi ed evoluzioni in tutta sicurezza.

Parallele asimmetriche

Le  parallele richiedono molta forza nelle braccia, elasticità e dinamismo. Su questo attrezzo le ginnaste eseguono movimenti veloci caratterizzati da grandi salti con ripresa dello stesso staggio oppure passando da uno staggio all'altro. L'esercizio di norma inizia con un'entrata e termina con un'uscita, in cui l'atleta si stacca dallo staggio definitivamente e atterra sul tappeto.

Volteggio

Per eseguire il volteggio la ginnasta deve correre lungo una corsia, che non è più lunga di 25 metri, e battere a due piedi su una pedana posizionata davanti alla tavola; dopo aver appoggiato entrambe le mani sull'attrezzo esegue l'esercizio.

Competizioni

La ginnastica artistica è una disciplina sportiva che partecipa ai Mondiali e alle Olimpiadi. Di norma, le prime otto squadre che si classificano nella categoria maschile e nella categoria femminile dei Campionati Mondiali si qualificano direttamente ai Giochi Olimpici. Le squadre che invece si classificano tra il nono e il sedicesimo posto partecipano al Test Event pre olimpico che permette di qualificare altre quattro squadre.