Gli investimenti nella natura devono quadruplicare entro il 2050, ne va del nostro benessere

Secondo il report State of Finance of Nature, solo in questo modo potremo aumentare il benessere per gli esseri umani e contrastare la crisi climatica, ambientale ed economica.
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Gianluca Cedolin 24 Giugno 2021

Sappiamo ormai da anni che investire in progetti e ambiti legati alla sostenibilità ambientale e climatica è non solo giusto e fondamentale per garantire un futuro a noi e alla Terra, ma anche conveniente a livello economico. Eppure, per combattere la crisi climatica e ambientale, entro il 2050 il mondo deve quadruplicare gli investimenti in soluzioni che mettano la natura (e la sua tutela) in primo piano. Lo ha detto il report State of Finance of Nature, realizzato in collaborazione dall'Unep (il Programma delle Nazioni unite per l'ambiente), il Wef (World economic forum), l'Eld (Economic land degradation) e da Vivid economics.

Il documento analizza i trend globali degli investimenti nel settore pubblico e privato che guardano alla natura, per migliorare la raccolta dei dati e, in seguito, proporre opportunità e soluzioni ai governi, alle aziende e alla finanza. Il report di quest'anno, pubblicato qualche settimana fa, è chiaro: gli investimenti nelle cosiddette nature-based solutions devono triplicare entro il 2030 e quadruplicare entro il 2050. Questo consentirebbe di aumentare di molto il benessere umano e la prosperità. La spinta deve arrivare sia a livello pubblico sia a livello privato, e deve iniziare ora.

La perdita di biodiversità e spazi naturali sta diventando un problema serio, un rischio sistematico per l'economia globale. «Sappiamo che stiamo perdendo la natura più velocemente di quanto possa ripristinarsi. Senza un’azione urgente, è inevitabile che si arrivi a un danno significativo per le persone e per il Pianeta», hanno detto dal Wwf commentando il report.

In cifre, State of Finance of Nature chiede 8,1 trilioni di dollari di investimenti da adesso al 2050 e che i piani di rilancio dopo la pandemia siano il più possibile attenti alla sostenibilità, visto che attualmente la natura rappresenta soltanto il 2,5% della spesa prevista per la crescita economica. Solo con un grande impegno economico nella natura potremo combattere la sfida alla crisi climatica e ambientale, e la derivante crisi economica, destinata altrimenti ad aumentare, con conseguenze gravissime a livello sociale.