Gli italiani chiedono sempre più cibi “cruelty free”

Gli alimenti cruelty free sono sempre più richieste nel mercato italiano, anche da chi non è vegano. Il motivo è la crescente necessità di proteggere gli animali, ma anche di seguire una dieta sana, non proveniente di allevamenti o coltivazioni intensive.
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Valentina Rorato 25 Ottobre 2024
* ultima modifica il 25/10/2024

Tutti pazzi per gli alimenti cruelty free. Con un valore complessivo di 640 milioni di euro, nel 2023 l’Italia si è confermata il terzo mercato europeo per i prodotti “veg”. Mercato, secondo GFI Europe, in espansione, perché tra il 2021 e il 2023 il valore totale delle vendite di alimenti cruelty free è aumentato del 16% mentre le vendite unitarie hanno segnato +5,8%.  E non è tutto, perché pare che un terzo degli italiani, secondo AstraRicerche, consumi abitualmente prodotti plant-based, cioè a base vegetale, mentre Veganok stima in 1.500 i produttori italiani specializzati di cibi vegetali o vegani.

Cosa sono gli alimenti "cruelty free"

Il termine cruelty free viene spesso usato in modo in proprio. In generale dovrebbe significare che i prodotti non sono mai stati testati sugli animali, che le materie prime non vengono acquistati da fornitori che hanno legami con la sperimentazione sugli animali. Nel marzo del 2013 l’Unione Europea ha approvato un decreto comunitario che impedisce la sperimentazione sugli animali per i prodotti cosmetici. Per quanto riguarda il cibo e gli alimenti significa che per la realizzazione di quel prodotto non è stata arrecata nessuna sofferenza agli animali. Nella maggior parte dei casi i cruelty free sono anche prodotti veg, ovvero vegani.

Che differenza c’è tra vegano e cruelty free? Vegano significa che non contengono sottoprodotti di origine animale. Cruelty-free significa che i prodotti non sono testati sugli animali. Tuttavia, non significa necessariamente che gli articoli che mangi o acquisti non contengano alcuna traccia di origine animale. Acquistare prodotti cruelty-free è importante per evitare la crudeltà sugli animali, aiutare a proteggere gli animali e sostenere il loro benessere degli animali.

Perché gli italiano prediligono questi alimenti

Scegliere alimenti cruelty free significa prima di tutto investire in prodotti che non sono stati realizzati “sfruttando” gli animali o obbligandoli a situazioni crudeli, come gli allevamenti intensivi. Sono sempre più numerose le persone che scelgono l’acquisto di prodotti “veg”, anche se non hanno rinunciato del tutto ai prodotti di origine animale. Ciò permette di avere anche un’alimentazioni più sana, a base di cibi meno lavorati, e inquinare meno. L'allevamento intensivo è uno dei grandi problemi collegabile al cambiamento climatico: studi recenti suggeriscono che quasi un terzo delle emissioni di gas serra causate dall'uomo derivano da metodi di produzione alimentare e abitudini di consumo globali. Inoltre, la produzione di carne e latticini su larga scala sta mettendo in grande difficoltà la sopravvivenza di molti animali selvatici, poiché foreste e praterie vengono utilizzate come pascoli o per coltivare cibo per gli animali.

Fonte | Enpa

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